“Prima di tutto vennero a prendere gli zingari, e fui contento, perché rubacchiavano. Poi vennero a prendere gli ebrei, e stetti zitto, perché mi stavano antipatici. Poi vennero a prendere gli omosessuali, e fui sollevato, perché mi erano fastidiosi. Poi vennero a prendere i comunisti, e io non dissi niente, perché non ero comunista. Un giorno vennero a prendere me, e non c’era rimasto nessuno a protestare“. Con questi versi di Martin Niemöller il gruppo “San Pietro in Movimento” guidato da Piera Aromando interviene in merito agli ultimi episodi di chiaro sfondo razzista che si sono verificati a San Pietro al Tanagro.
“Proprio da questo testo vogliamo partire – affermano – e rivolgerci all’autore, o peggio ancora agli autori di questo striscione razzista con una semplice domanda:’QUANDO VERRANNO A PRENDERE TE E NON CI SARÀ RIMASTO NESSUNO A PROTESTARE CHI TI SALVERA’? CHI TI SARA’ VICINO?’“.
Perplesso dinanzi ai “gesti di razzismo che si sono verificati negli ultimi giorni nel nostro paese, il gruppo San Pietro in Movimento, seppur formato da persone di diversa ideologia politica, ma, proprio per questo ne esce rafforzato il principio del rispetto e della condivisione, esprime totale dissenso e prende le distanze da quanto accaduto. Slogan inneggianti l’odio fanno male al cuore e all’anima di una comunità, minano i capisaldi di un popolo e dell’intera nazione, la democrazia e la libertà, andando a generare un clima di intolleranza e xenofobia usato in modo ideologico senza alcun approccio costruttivo e realistico per la risoluzione dei problemi…visto che problema non c’è“.
San Pietro in Movimento si dichiara distante da ogni forma di razzismo e discriminazione e si rivolge soprattutto alle giovani generazioni “che saranno chiamate a costruire l’Italia di domani e
ai tanti che hanno già esposto egregiamente il loro pensiero, ebbene, tutti questi nostri giovani, grazie al cielo, hanno una visione del mondo aperta e solidale e considerano il pluralismo culturale una ricchezza e non una minaccia e di questo ne siamo fieri. San Pietro ha un grande cuore e voi tutti ne siete l’esempio. Vogliamo, inoltre, ricordare che la fratellanza non è una parola usurata o usurante, è coscienza, è ragione, è dignità, è diritti, è libertà“.
– Chiara Di Miele –