Il dottore Enrico Coscioni resterà alla guida dell’Agenas, l’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali. Lo ha stabilito ieri il Tribunale del Riesame di Salerno che ha però rigettato il ricorso degli avvocati di Coscioni contro la sospensione dall’attività di cardiochirurgo per un anno all’ospedale “Ruggi”.
Tutto è nato da un’indagine della Procura dopo la morte di Umberto Maddalo, un 66enne di Capaccio Paestum che ha perso la vita in seguito ad un intervento chirurgico eseguito da Coscioni e dalla sua équipe nel corso del quale era stata dimenticata una garza nel corpo dell’uomo.
I giudici del Riesame hanno quindi rigettato l’istanza della Procura che aveva chiesto la sospensione di Coscioni dalla guida dell’Agenas, andando anche contro a quanto richiesto dal Governo Meloni.
Il ministro della Salute Orazio Schillaci aveva proposto la sospensione dall’Agenas trasmettendo il decreto della Presidenza del Consiglio alla Conferenza Stato-Regioni che ha competenza sull’Agenzia.
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