La paura di un’epidemia globale sta spaventando i cittadini di ogni angolo del pianeta. Cos’è il virus nato in Cina che sta preoccupando il mondo tanto da portare il governo di Pechino alla decisione drastica di mettere di fatto in quarantena intere città? Del Coronavirus nCOV-2019 si sa ancora molto poco.
Da un primo identikit, come si legge nel focus messo a punto dall’Istituto Superiore di Sanità, si tratta di un’ampia famiglia di virus respiratori che possono causare malattie da lievi a moderate.
Ne abbiamo parlato con il professore Giuseppe Ippolito, originario di Sant’Arsenio, Direttore scientifico dell’Istituto Nazionale per le Malattie Infettive “Lazzaro Spallanzani” di Roma e Direttore del Centro Collaboratore dell’OMS per la gestione clinica, la diagnosi, la risposta e la formazione sulle malattie altamente infettive.
- Professore, cos’è nCOV-2019, noto come “virus cinese” e perché è diverso?
Il coronavirus appartiene a una famiglia di virus noti che causano soprattutto raffreddore ed affezioni respiratorie sia nell’uomo che negli animali. E’ nuovo perchè è diverso geneticamente dai coronavirus che conoscevamo prima ed è diverso dai virus della SARS e della MERS con i quali ci siamo confrontati negli ultimi venti anni.
- Da dove provengono questi virus?
Purtroppo non sappiamo da dove provengono. MERS è iniziato nella penisola arabica e SARS in Cina. Sicuramente il Sud-Est asiatico rappresenta per tutte le infezioni un crogiolo di virus data la densità di popolazione sia umana che animale e la stretta correlazione tra questi due.
- Ci sono precedenti?
Si, la SARS nel 2012/2013 e negli ultimi sette anni la MERS che periodicamente continua a manifestarsi.
- Perché preoccuparsi?
Innanzitutto perchè è un virus nuovo. Poi perchè anche se si trasmette con la stessa frequenza dell’influenza ancora non lo conosciamo e non sappiamo quali chiaramente sono tutte le manifestazioni che può dare nè la quota di persone che sono asintomatiche. Soprattutto non abbiamo una cura.
- In questi giorni circolavano voci secondo cui il contagio sarebbe derivato dal consumo di carne di serpenti e pipistrelli. Quanto può essere vera una cosa del genere?
I pipistrelli sono mammiferi ed è verosimile che abbiano un ruolo in questa categoria di virus. Non ha nessun fondamento la storia dei serpenti perchè è solo una correlazione genetica tra virus.
- In Italia si sono registrati casi?
No, fortunatamente nessun caso ma ci sono tre casi in Francia quindi è necessaria molta attenzione per identificare precocemente virtuali casi.
- Ha senso in questo momento, secondo Lei, limitare i voli?
Non ha senso. Ha senso, invece, essere prudenti nei viaggi da e per la Cina perchè è difficile identificare le aree del virus.
- Il rischio psicosi è sempre più concreto. E’ giusto allarmarsi?
Dipende. Se le persone sono state a Wuhan sono a rischio o se si è entrati a contatto sotto il metro di distanza con persone a rischio. Non c’è rischio con i materiali che provengono dalla Cina. Essere prudenti è una forma di intelligenza, allarmarsi senza motivo è da stupidi.
– Claudia Monaco –