“Dopo i lavori annunciati in pompa magna, siamo tornati come prima, se non peggio“.
E’ questa la denuncia che arriva dai cittadini di Sant’Angelo Le Fratte, che si sono riuniti in un comitato spontaneo per cercare ogni soluzione relativa all’emergenza idrica dovuta alle continue sospensioni da parte di Acquedotto Lucano. Si fa sempre più serio il problema della mancanza dell’acqua sul territorio santangiolese, tanto che alcuni cittadini minacciano di non pagare le bollette.
Sembrava essersi risolta la problematica, ma dopo circa una settimana, in cui non si sono registrati particolari intoppi, negli ultimi giorni la situazione sembra essere ritornata a quella di maggio, quando le sospensioni idriche erano all’ordine del giorno. A denunciarlo è il comitato spontaneo formato dai cittadini che insieme hanno deciso di alzare la voce per i continui problemi relativi alle carenze idriche.
Solo nel mese di giugno, fino a ieri, ben otto sospensioni idriche comunicate da Acquedotto Lucano, con la seguente motivazione: “per consentire il ripristino del livello dei serbatoi“.
Quasi sempre, dal tardo pomeriggio fino al mattino successivo. In particolare, sempre nelle contrade e aree rurali. Eppure a metà maggio Aql aveva comunicato al Sindaco che l’azienda aveva provveduto all’integrazione della portata necessaria ai fabbisogni dell’abitato tramite un intervento di potenziamento dello “Schema Melandro”, ripristinando con continuità l’erogazione. Ma così, lamentano i cittadini, non è stato.
“Chiediamo con forza – fa sapere il comitato di cittadini – che nell’immediato si provveda tramite autobotti al ripristino dei livelli dei serbatoio, perchè in particolare chi vive nelle contrade è sistematicamente a secco“.
– Claudio Buono –
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