“Cari Tutti, nel rispetto della Vostra insostituibile funzione e del difficile ruolo a Voi spettante in questo particolare momento, debbo rilevare che siamo di fronte alla conclamata inadeguatezza della cosiddetta medicina del territorio, che fa capo al Distretto Sanitario e al Dipartimento di Medicina Preventiva, lasciati privi di risorse economiche, materiali (mascherine, tamponi, ambulanze) e personale, pur essendo trascorsi circa due mesi dall’inizio dell’epidemia“. Così ha inizio la lettera ai Sindaci del Vallo di Diano scritta dall’avvocato Angelo Paladino, presidente dell’Unione Giuristi Cattolici Italiani – Sezione di Sala Consilina.
“I medici di base e le guardie mediche, lasciati anch’essi soli e privi di attrezzature, sono in grande difficoltà e non possono operare alcun serio e preventivo filtro nei confronti dell’ospedale di Polla, che sta rispondendo alle esigenze, pur fra mille difficoltà, grazie al sacrificio e alla competenza del personale tutto – scrive -. Voi Sindaci, componenti del comitato distrettuale, nonché Autorità Sanitarie locali, non potete più solo attendere risposte alle numerose richieste; è necessario che insieme Vi muoviate con Vostre iniziative, (vedi Comune di Avellino e Regione Veneto). Non aspettiamo sempre che cada la manna dal cielo! Riunite il Comitato dei Sindaci, presieduto dal primo cittadino di Sala Consilina: costituite in quella sede un fondo unico di solidarietà (euro 10.000 per ogni Ente) ed una unità di crisi, insieme con Distretto ed Ospedale di Polla, formando un unico centro di spesa e di approvvigionamento per mascherine, tamponi ed altro. Pensate, eventualmente, ad attivare, in convenzione, i laboratori privati presenti in zona, per la verifica dei tamponi, da effettuare anche agli asintomatici portatori di virus“.
“Insieme – prosegue Paladino – sarete un unico, forte ed autorevole interlocutore nei confronti di Regione, Protezione Civile e Governo Nazionale. La situazione non ci consente di perdere altro tempo! Tocca alla Politica e agli eletti dalle Comunità il compito di governare l’attuale grave emergenza, certamente con l’aiuto degli esperti, ma a Voi innanzitutto spetta l’arduo ed alto compito di applicare l’art 32 della Costituzione, che tutela la salute come fondamentale diritto del cittadino e interesse della collettività, con particolare attenzione ai più bisognosi. A tutte le Associazioni ed ai privati spetta l’obbligo morale e civile di contribuire, anche economicamente, al Vostro impegno quotidiano, a difesa del bene comune“.
– Chiara Di Miele –