“Chiediamo ancora la collaborazione di tutti, pur sapendo quanto stiano diventando pesanti questi giorni. Dobbiamo essere ancora più attenti“. Lo ha affermato con forza il sindaco di Caggiano Modesto Lamattina, alla luce degli ultimi allarmanti dati nazionali forniti dalla Protezione Civile sulla diffusione del Coronavirus. Nella sola giornata di ieri, infatti, il numero dei decessi ha raggiunto quasi quota 1000, di cui due nel Vallo di Diano.
“In queste settimane, grazie alle competenze delle Autorità del Centro Operativo Comunale, Amministratori, medici e operatori sanitari, Forze dell’Ordine, Volontari della Protezione Civile, abbiamo lavorato sinergicamente per isolare i focolai presenti sul nostro territorio e continueremo a lavorare per garantire la tutela della salute, quale bene primario di tutti i cittadini – dichiara il sindaco Lamattina –. Grazie alle immediate e drastiche misure di distanziamento sociale, adottate sin dai primi giorni di emergenza, oggi possiamo comunicare con piacere la fine della quarantena preventiva per la maggior parte dei nostri concittadini senza alcun problema riscontrato. A loro si raccomanda, insieme a tutti, di continuare a collaborare e a restare a casa“.
I due cittadini di Caggiano ricoverati in terapia intensiva, fa sapere il sindaco, rimangono in condizioni stabili.
“Vi chiediamo di rispettare rigorosamente le restrizioni, in particolare i limiti nel fare la spesa una volta a settimana – sottolinea – poiché continuano ad arrivare segnalazioni di persone che richiedono anche un solo prodotto per uscire più volte alla settimana, ciò non è consentito! Siate di aiuto anche ai nostri esercenti, garantiscono la spesa per tutti ma sono stanchi anche loro. Non vogliamo inasprire le restrizioni, ma sappiate che sono stati denunciati circa una ventina di cittadini e le autorità di controllo continuano incessantemente il loro lavoro. Restate a casa, collaborate seguendo le regole nel rispetto di tutti, aiuterete non solo chi lavora ed è al servizio della comunità ma permetterete che tutto questo finisca prima“.
– Paola Federico –