La Regione Campania ha espresso, tramite un decreto dirigenziale, il parere favorevole al Piano del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni sulla gestione dei cinghiali.
Quello degli ungulati è un problema che da lungo tempo si ripropone nel territorio del Vallo di Diano e, in generale, nell’ambito del Parco Nazionale. L’aumento incontrollato delle popolazioni dei cinghiali, infatti, crea danni alle coltivazioni e all’ambiente, con conseguenti danni a sfavore degli agricoltori, dei turisti, dei cacciatori e dei residenti stessi delle zone colpite maggiormente dal fenomeno.
L’emergenza, inoltre, è fonte di pericolo anche per l’incolumità pubblica e privata a causa degli attraversamenti notturni degli animali, che si verificano in alcuni casi anche sulle strade o in ambienti non isolati.
In base al Piano approvato, verranno installati dei recinti di cattura in aree pianeggianti, con lo scopo di ridurre la possibilità di estirpazione di arbusti e alberi. Inoltre, gli interventi saranno attuati coerentemente con il ciclo biologico delle specie, quindi non in corrispondenza del periodo di riproduzione delle comunità animali.
Inoltre, il Piano prevede che la messa in opera di reti, elettrificate e non, volte alla prevenzione dei danni alle produzioni agricole potrà essere realizzata autonomamente dai singoli agricoltori, che rappresentano la categoria più colpita dalla “questione cinghiali”, a causa dei danni prodotti alle colture, che nella maggior parte dei casi si traducono in rilevanti perdite economiche di chi fa dell’agricoltura la sua unica fonte di reddito.
– Maria De Paola –