“L’emergenza cinghiali che sta interessando il territorio del basso salernitano impone l’adozione di misure urgenti per il ripristino degli equilibri ecologici del territorio“. Questo l’incipit della nota inviata dal sindaco di Sanza, Vittorio Esposito, e sottoscritta da altri sindaci del territorio al Prefetto di Salerno chiedendo di attivare un tavolo tecnico con la Regione Campania, la Provincia di Salerno, i sindaci del salernitano, l’Ente Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, la ASL Salerno, il Comando Provinciale dei Carabinieri, al fine di stilare una direttiva urgente tesa ad autorizzare i prelievi faunistici ed abbattimenti selettivi necessari per ricomporre squilibri ecologici nei comuni del salernitano.
Un documento tecnico dove si specifica che la caccia va riconosciuta come “caccia di selezione” dunque non attività venatoria, bensì attività venatoria programmata; “che tale direttiva autorizzi l’abbattimento e lo smaltimento di un numero indefinito di ungulati sul territorio fino al riconoscimento di uno stato di equilibrio ecologico che metta al centro le necessità della specie umana, innanzitutto, che dovrà essere garantita nel prosieguo delle attività antropiche legate al mondo agricolo“. Tale provvedimento dovrà essere teso a ridimensionare la struttura della popolazione al fine di ricreare quell’equilibrio della fauna selvatica presente nel territorio.
Secondo il documento sottoscritto dai sindaci le attività di abbattimento dovranno essere consentite a cittadini salernitani, residenti nei Comuni dove sarà esercitata l’attività di “selecontrollore autorizzato” con la supervisione dei guardacaccia (o agenti di vigilanza venatoria) e dei Carabinieri Forestali; dovranno svolgersi anche al di fuori del periodo di caccia e all’interno di zone protette, a seguito di una registrazione per l’ottenimento di una licenza speciale quale deroga alle attuali normative in materia (come stabilito dall’art. 18 della legge nazionale 157/92, comma 2).
I capi abbattuti, dovranno essere segnalati al servizio veterinario dell’ASL che provvederà, nelle ore successive alla segnalazione, ad effettuare i controlli sanitari, autorizzando, se richiesto, la macellazione e l’uso delle carni; viceversa sarà predisposto il recupero e lo smaltimento della carcassa secondo le normali procedure seguite dalla ASL di Salerno in materia di smaltimento.
“La presente proposta – si legge nel documento –, potrà essere emendata nell’ambito del tavolo tecnico che il Prefetto di Salerno vorrà convocare con urgenza“.
I sindaci poi avvertono che “se non arriveranno provvedimenti urgenti in tal senso”, animeranno iniziative di protesta formali arrivando anche alla consegna della fascia da primo cittadino nelle mani del Prefetto.
– Paola Federico –