Un episodio poco piacevole quello lamentato da Diego Ranieri, titolare de “L’oasi del pescatore” di Sant’Arsenio, un laghetto di proprietà privata adibito a carpodromo e pesca sportiva.
Ranieri lamenta il fatto che sia nel mese di giugno che in quello di agosto in occasione di due incendi, uno alimentatosi a Corleto Monforte e l’altro a Petina, un elicottero del servizio regionale antincendio avrebbe prelevato l’acqua necessaria allo spegnimento dei roghi dal laghetto privato di sua proprietà.
“Nella prima occasione i prelievi con cestello sono stati cinque – dichiara il signor Ranieri, testimone diretto dell’accaduto, che è stato addirittura bagnato dall’acqua del cestello a causa del forte vento – L’elicottero inoltre ha abbattuto parte della staccionata in legno che circonda il laghetto“. Dopo i prelievi dell’acqua nel mese di giugno, Ranieri ha segnalato il fatto ai funzionari della Regione Campania addetti all’antincendio che hanno assicurato di informare i servizi antincendio del divieto esistente. Purtroppo, però, pare che nella giornata del 16 agosto, in occasione di un altro dei tanti incendi boschivi che hanno interessato il territorio, l’elicottero dell’antincendio abbia di nuovo attinto dal laghetto de “L’oasi del pescatore”.
“Il 16 agosto – spiega Ranieri – l’elicottero ha prelevato una sola volta, in quanto la mia presenza nelle adiacenze del laghetto ha scoraggiato il pilota e il suo addetto. Il prelievo di acqua presso il laghetto, oltre a essere vietato in quanto proprietà privata, comporta sia spese monetarie per ripristinare il livello dell’acqua (tramite pompa elettrica) necessario all’attività di pesca sportiva, sia il rischio di stress della fauna ittica, con conseguenze negative per lo sviluppo delle uova e per il ciclo riproduttivo che avviene regolarmente ogni anno“.
I siti di prelievo dell’acqua autorizzati dalla Regione Campania si trovano presso il fiume Tanagro e presso la Diga del Pertusillo e Ranieri ha negato ai funzionari regionali il prelievo dell’acqua, salvo in caso di interventi necessari a salvare vite umane. “Purtroppo così non è stato e la speranza è che non accada di nuovo” chiosa Ranieri.
Un episodio simile si era verificato già 3 anni fa ai danni dello stesso titolare del laghetto di Sant’Arsenio.
– Chiara Di Miele –