Si è tenuto ieri nel centro storico il comizio di apertura della lista “Rinnoviamo Diano”, con Rocco Cimino candidato a sindaco. L’incontro con i cittadini, a causa delle avversità atmosferiche, si è svolto all’interno dell’Oratorio Don Bosco.
A prendere la parola, in rappresentanza del centro storico, sono stati Vitantonio Cobucci e Maria Rita Di Sarli.
“Per motivi di studio ho trascorso diversi anni all’estero – sottolinea Di Sarli – ed ho appurato quanto sia profondo il senso di appartenenza dei teggianesi lontani dal proprio paese. La dimostrazione è data anche dalla webcam installata da questa amministrazione. Siamo chiamati a dare stabilità non solo amministrativa ma anche sociale, attraverso il sostegno ai più bisognosi. Era iniziata la fase del cambiamento e tante amministrazioni avevano Teggiano come riferimento. Ora è immaginabile tornare indietro?”
“Ripartiamo da quanto realizzato – evidenzia poi Cobucci – Tante le cose fatte, senza percepire indennità, e tanti i progetti futuri. Tra essi l’area camper, il parco giochi nel centro storico, la riapertura della strada della Villa, la tabella promozionale sulla A3 ed il tour virtuale nel centro storico attraverso un’applicazione per smartphone. Abbiamo amministrato per 20 mesi contro i 10 anni di Di Candia. Poco tempo ma sufficiente a far capire che cambiare, anche con pochi mezzi, se si vuole, si può.”
A chiudere l’incontro, come di consueto, è stato il candidato a sindaco.
“Ringrazio questa squadra che ha avuto il coraggio di metterci la faccia – dichiara Cimino – Non ho voluto piegare il capo, andando avanti per la mia strada. I nostri pochi mesi sono stati caratterizzati da ostruzionismo, personalismi e ricorsi. Il candidato a sindaco dell’altra lista ha iniziato da subito a tessere la sua tela di bugie. Non riesce a tollerare che qualcuno abbia messo in discussione il suo regime, da far continuare come una dinastia. Dà lezioni di stabilità, dimenticando che nella sua prima consiliatura perse 3 elementi e nella seconda 6 presero le distanze. Sono stato accusato – aggiunge – di vassallaggio verso Vallo della Lucania. Oggi, dall’altra parte, però, alcuni personaggi diventano filiere. Un sindaco deve costruire rapporti istituzionali, non personali con organi e personalità sovracomunali. In questi 20 mesi abbiamo sperimentato, con iniziative non mirate al consenso elettorale ma al benessere del paese. Siamo state una delle poche amministrazioni che ha dato tanta visibilità al centro storico. Abbiamo rianimato un mercato sofferente ed avevamo in programma di riempire le domeniche di vuoto nel centro storico. Molte nostre opere sono già visibili”.
– Cono D’Elia –