A seggi chiusi e urne aperte i dati in Campania sono ormai definitivi: Vincenzo De Luca è il nuovo Governatore e, così, il centrosinistra strappa a Stefano Caldoro la Regione dopo uno strenuo combattimento.
Il “sindaco sceriffo”, nella provincia salernitana, conquista oltre il 53% dei consensi. Più del 41% in tutta la Regione. 9 i seggi che scattano per il Salernitano, di cui 5 al centrosinistra, 2 al centrodestra e 2 al M5S. Fin qui tutto normale, se non fosse che un cittadino della provincia più a sud, attraverso quella che potrebbe definirsi una semplice analisi del voto locale, non può non registrare un unico, sicuro dato: la solitudine del Vallo di Diano.
Nove candidati, spalmati tra centrodestra e centrosinistra. Nove facce in gioco. Eppure, tra questi, nessuno siederà in Consiglio regionale, nè tra gli scranni della maggioranza nè tra quelli dell’opposizione.
All’indomani del voto, a poche ore dai risultati definitivi e, soprattutto, dopo un mese di tenace campagna elettorale affrontata dai “nostri”, mentre altri territori della provincia esultano per un conterraneo consigliere, il Vallo di Diano ammutolisce innanzi ad un “bottino di guerra” esiguo, anzi no, francamente scarso. Il senso di isolamento arriva prepotente. Oggi più che nel passato (all’indomani delle scorse consultazioni regionali Donato Pica sedeva tra l’opposizione). La situazione non può quindi sfuggire ad un’analisi, seppure giornalistica e strettamente legata al territorio, che pone l’accento su quella che, a parere di chi scrive, è decisamente una tara di questa terra.
Prestando attenzione, nella fattispecie, a Donato Pica e Valentino Di Brizzi che, dal Vallo, hanno combattuto con i colori dei due partiti più votati (Pd e Forza Italia), una riflessione viene spontanea, pur biforcandosi lungo due binari differenti. Di Brizzi (Forza Italia), nonostante la sconfitta di Stefano Caldoro, raggiunge un brillante risultato nella sua terra e, in particolar modo, nel paese d’origine, Sassano. Quasi 4000 voti validi raggiunti dal presidente dell’Associazione Imprenditori Vallo di Diano, che mentre da un lato lo impalma come più eletto del Vallo, dall’altro non gli lascia comunque scampo, tenendolo fuori da Palazzo Santa Lucia (è solo uno il seggio che il partito di Berlusconi si aggiudica nella provincia).
Nota dolens, alla luce dei risultati definitivi, la situazione di Donato Pica, consigliere regionale uscente. Pica, in campo con il Pd (il partito più votato non solo in Campania e nel Salernitano ma anche nel Vallo), con una candidatura nata in un comprensorio la cui maggioranza dei Comuni si è sempre connotata per un’appartenenza al centrosinistra, si attesta nella lista dem salernitana soltanto al sesto posto e si aggiudica nell’intero comprensorio oltre 2000 preferenze (i suoi compagni di partito, Franco Picarone da Salerno, Tommaso Amabile da Fisciano e Federico Conte da Eboli conquistano nella stessa zona intorno ai 500 voti ciascuno). A questo punto, se la matematica non è un’opinione, qualche meccanismo nella “macchina del Pd” valdianese proprio non ha ingranato, lasciando a piedi il candidato chilometricamente più vicino (sebbene in un territorio non eccessivamente esteso non dovrebbero essere soltanto i km ad avvicinare le teste, ma unità d’intenti, sintonia nelle scelte e condivisione di “gioie e dolori politici”).
Se la riflessione pungola il Pd e Forza Italia, caricandoli maggiormente di responsabilità, è perchè questa “solitudine del Vallo”, per ovvi motivi, non poteva di certo colmarla chi, come i candidati locali delle liste minori, si ritrova oggi in compagini a cui, per tutta risposta delle urne, non viene assegnato nemmeno un seggio in tutta la provincia. Nonostante l’assenza di seggi, però, alcuni casi sono da porre all’attenzione. Uno tra tanti va sotto il nome di Franco D’Orilia, presidente della Fondazione MIdA e candidato con “Davvero Verdi“, il cui consenso sul territorio si può senza ombra di dubbio definire ampio e positivo (supera di gran lunga le 1000 preferenze). L’ex sindaco di Pertosa, in marcia con lo slogan “Il mio partito è il territorio”, negli ultimi giorni è stato anche annoverato da “Il Fatto Quotidiano” tra una generale lista dei “presentabili” campani.
Buono anche il risultato locale di Luigi Giordano, vicesindaco di Sala Consilina e candidato del Partito Socialista Italiano (un solo seggio a Enzo Maraio), che si attesta a più di 2000 preferenze (1831 nel paese in cui amministra).
Alla luce di quanto sommariamente preso in esame, dunque, non possiamo esimerci dal rilevare che il cospicuo numero di candidati in un’area che qualcuno forse scambia per una provincia cinese e quella costante sensazione del voler “remare contro” ad ogni costo non lasciano che supporre un unico, solito e reiterato aspetto: il Vallo di Diano continua ad essere “terra di straniero” (se non addirittura, più pessimisticamente, “terra di nessuno”) e, cosa ben più triste, continua paurosamente ad isolarsi da un sistema istituzionale che, d’ora in avanti, potrebbe prestare meno attenzione alle problematiche di questa terra. Un rischio che qualche “esterofilo” ha deciso di correre per tutti. Anche per coloro (comunque tanti) che a questo luogo si sentono intimamente vicini e lo dimostrano dando sostegno ai suoi rappresentanti.
– Chiara Di Miele –
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La gente del VALLO DI DIANO MERITA QUESTO …………
Ciao io sono un cittadino del Vallo di Diano o di quello che è rimasto di questa terra, e sono davvero triste e deluso dal risultato di queste votazioni regionali, non tanto perché nessuno dei “nostri” abbia raggiunto l’obbiettivo, tanto si sapeva, ma il fatto è che, di tutti questi politici del vallo di diano non se ne salvi uno, o meglio, sono troppi quelli che vogliono la poltrona e vogliono farsi i loro porci comodi senza pensare alla propria terra, lasciata sempre più nel degrado e abbandono assoluto. Vorrei far capire a i “nostri politici” che fino a quando penseranno solo alle loro tasche e pance non si andrà mai da nessuna parte. Il motivo principale dell’ennesima sconfitta è quello delle multicandidature tra i vari politici della zona, dividendo così questi pochi voti che il Vallo di Diano possiede. In conclusione dico che fino a quando i politici del Vallo di Diano non si uniranno insieme tutti, e dico tutti, per il bene del popolo, andremo sempre più svanendo. Nel mio paese si usa dire: Dove ci sono troppi galli che cantano, non fa mai giorno. Grazie, e spero che alle prossime regionali oppure anche provinciali c’è ne sia solo uno da votare e non 9.
Lucida e condivisibile analisi.
Grazie. Ma non credo di meritare questo.
mi dispiace x donato pica che stimo e che ho visto sempre presente,ma ha avuto poco appoggio e peggio x tutti
Non sarebbe il caso di leggere la realtà per quella che è, cioè ormai molto debole e ricominciare proprio dal territorio, magari iniziando a rafforzarne le chance di rappresentanza attraverso delle PRE- PRIMARIE DEL TERRITORIO che consentano di concentrare, accorpare e non disperderne il voto?
scusate GIUSEPPE ma la gente del vallo non merita questo ma e che la gente del vallo si e rotta il caz…. xche nel passato i PEZZI DA QUARANTA ci sono stati ma non si e fatto nulla hanno messo solo schifezze ( fabbrica della puzza – terna a montesano ecc ) e se magari sapete la storia sapete pure chi ce dietro cmq rimango solo un po perplesso X PICA questo era un altro CONSIGLIERE REGIONALE uscente ma diamo i numeri se avrebbe tirato x il vallo di diano magari i voti li avrebbe avuto pero pensano sempre a loro e fatt fotte .
Una aspetto mi fa riflettere : le persone non elette, per anni in politica, dovranno iniziare a lavorare ?
Oddio…spero di no…non voglio che vengano rimpolpate le file dei disoccupati.
Vi prego, riaprite le urne e i seggi.
Eleggete questi tipi che senza politica si sentono persi !
La realtà e sotto gli occhi di tutti,guardate la gestione rifiuti in mano ad un privato che se ne fotte delle leggi e di famiglie sul lastrico,questa e la gestione politica del vallo di diano
Nemici del proprio territorio? Ma no. Semplicemente cittadini di serie B, poco lucidi, impreparati, autoreferenziali. Siamo umanità chiusa nei paesi di questo entroterra, sospettosa, scorretta, incapace di disegnare un futuro e di lavorare per il bene comune. Più che la buona volontà manca l’attitudine, difetta la competenza, scarseggia l’intelligenza aperta alla pluralità e ai bisogni emergenti, è assente l’attenzione al mondo dei giovani. Ad ogni tornata elettorale vengono fuori sconosciuti furbastri e le mezze cartucce. In questa pianura non c’è una coscienza civile, non c’è un’identità compaesana che tenga insieme quattordici Comuni e garantisca una convivenza unitaria. E allora di che piangiamo oggi?
La verità e solo una !!!
Gli elettori rimasti sono solo quelli che votano al proprio amico!!!
L’altro 48% che è rimasto non ha amici oppure non ha pegni da pagare ……..
Quindi preferisce non andare a votare. …….. tanto non sa manco a chi votare perché non ha ricevuto favori da nessuno……..e quando va da qualche ente per un documento qualsiasi gli viene risposto come al solito. …NON SI PUO FARE!!!! (NON AVENDO AMICI POLITICI)
QUESTA E L’ITALIA DA NORD A SUD!!!
Ancora una volta ci siamo fatti guidare e ingannare dalla cattiva politica degli amministratori locali e non dal nostro buon senso e coscienza di ‘votanti’ per far crescere un territorio (per quei pochi che sono andati a votare – altro dato non trascurabile).
Parlo proprio di quelli che abbiamo eletto al nostro comune! Hanno creato questo macello di frantumazione del voto facendo una cattiva politica, talvolta spingendo candidati residenti fuori dal nostro comprensorio. Allora mi spiegate una cosa? Se il sindaco/amministrazione ecc e anche partito locale di un comune del Vallo porta voti ad un personaggio politico di Salerno, Nocera, Angri ecc. e non si accorda per trovare e proporre figure del posto, qualcuno valido c’era, secondo voi quali interessi fa? i suoi personali o del territorio?
Scusatemi tanto ma io con 9 candidati (che sono troppi sicuramente) del Vallo di Diano non tollero voti persi a favore di politici che non conoscono il nostro territorio se non per l’autogrill o per l’uscita della bussentina (neanche per la Certosa di Padula).
Questo ci meritiamo, se prima eravamo dimenticati…ora siamo proprio trasparenti se non per le famose 4 (forse 5) uscite autostradali che ci restano (se non ci tolgono anche quelle)!!!!
P.S. per gli amministratori locali: pensate a fare opere pubbliche, infrastrutture, giardini, strade, piazze… vantandole in campagna elettorale (io ho fatto questo, io quello!!!)…senza conoscere le vere esigenze dei vostri elettori….di questo passo resteranno deserte…perchè non rimarrà più nessuno nel Vallo di Diano.
Un giovane (non più) abitante del Vallo di Diano costretto ad andare altrove per maggiori opportunità lavorative, sociali e culturali.
Il PD del Vallo deve essere commissariato. Non vale niente. Non sono stati capaci di portare il candidato PD Donato Pica.
Ora che ce la potevamo fare veramente e stare in maggioranza abbiamo perso un’altra opportunità!
Siamo solamente dei perdenti e i politici del PD del Vallo di Diano sono il fallimento del Vallo, per colpa loro e del loro orticello siamo ridotti in questo modo.
hai ragione tutti incapaci a danno del cittadino opere inutili per lucrare un esercito di persone che si dividono la torta da anni /vallo di diano finito
il latte che mamma vi manda ve lo siete versato sulla coscienza? MO fate pure il pianto greco!
Ma siete proprio dei spilorci.
Qualche settimana fa ho avuto modo di parlare con due dei più illustri candidati del nostro Vallo di Diano, chiedendo loro rispettivamente per quale ragione almeno per una volta non avessero provato a predisporre solo un paio di candidature effettivamente rilevanti e soprattutto appoggiate in modo coeso da tutti gli amministratori locali.
Mi è stato risposto che ciò sarebbe stato impossibile (!?)
Adesso ci scaldalizziamo che i voti sono stati frammentati da un eccessivo numero di candidati?
Mi chiedo da quanti anni osserviamo passivamente lo stesso fenomeno e soprattutto, quando avremo il coraggio di interrompere la malapolitica dei nostri amministratori incapaci e senza palle?
Le elezioni non si vincono in campagna elettorale, ma attraverso un’adeguata strategia pre elettorale!
LA GENTE DEL VALLO MERITA QUESTO E ALTRO. Ma in questi ultimi anni il Vallo pullula di strateghi politici … dei miei stivali. Strateghi che non riusciti neanche a capire che DONATO PICA era la salvezza del vallo ora che alla regione c’è De Luca. Ci vuole una cura da cavallo di fosforo.
Vergogna. Una parola in estinzione
Troppi candidati in un territorio dall ‘ estensione limitata e che ancora una volta ha dimostrato di essere disgregato !!!!!!!!!!
nel vallo di diano secondo me tutta gente marpiona ed ignorante /ignorante è un complimento per loro /salvo qualche candidato onesto ma i suoi voti sono pochi /salvo cinque stelle ma un candidato cinque stelle del vallo di diano non esiste /è una politica vecchia a parte troppi candidati come hanno commentato altri amici /qui i nostri sindaci pensano alle feste patronali qualche vice sindaco in tempi non molti lontani ha recuperato un castello /e dopo i festeggiamenti tutta la concrea pranzano come porci e commentano e ridono alle spalle dei cittadini /invece di lavorare onestamente il loro operato solo clientelare /alla fine vogliono i voto ma andate a morire ammazzati come dicono a roma /qui nel vallo avete operato solo per i cazzi vostri la politica non sapete cosa vuol dire / a parte qualcuno onesto che si è candidato siete tutti dei partecipanti ad uomini e donne
Complimenti a Polla, Teggiano, Padula, Sant’Arsenio, Sala, etc…
L’unica persona, politico rimasto, Donato Pica, dopo tanti anni di onesta’, politica, etc.., e’ stato denigrato e soprattutto umiliato da tutti I sindaci del Vallo, in primis Sergio Annunziata, un grandissimo cafone, ed accattone che ha fatto votare un certo D’orilia ad Atena. Michele di Candia, vecchio sindaco di Teggiano, ha portato Federico Conte di Eboli, Rocco Cimino rimasto inerte..ma ancora gente e professionisti che hanno portato Tommaso Amabile di Fisciano, ma non vi vergognate?? Ma pensate che non si sa in giro che avete qualche cosa personale da ottenere? Fate vomitare..
Avete votato molto bene tutti.. Anziche’ far confluire i voti su 1 candidato, abbiamo sperperato su comparse politiche. Infatti, mentre tutti I candidati hanno avuto come roccaforte in termini di voti il proprio territorio, come e’ normale che sia, il Vallo, da Polla a Montesano, ha investito I propri voti su comparse politiche, anziche’ su Donato Pica, Unico
Candidato realmente elegible.
Mi auguro che dopo iltribunale toglieranno anche l’hospice, l’ospedale di Polla, l’inps e l’inail, insomma tutto. L’ingnoranza del Vallo deve essere punita.
La gente deve imparare che adesso si devono Mettere il cappio. Nessuno del nostro territorio e nessuno altro mai. Attaccateve a stu caz…mu.
Questo perche’ ci sono alcune persone politiche che per farsi i Cavoli propri porterebbero anche il diavolo.
Ma perché pica a fatto qualcosa x il vallo???
Non vedo cose concrete……il tribunale …….?
il centro sportivo….?
I poveri operai della ergon….?
l’acqua pubblica….(diamo soldi a quel di vallo della lucania ??
Gli ospedali x una visita 6 mesi…??
Ne vuoi ancora ……..????
A mio parere i politici che vengono da fuori sono migliori di quelli del Vallo di Diano
È inutile parlare ancora di Donato Pica, D’orilia, Giordano etc. etc. L’unica cosa che bisognava fare, e che non è stata fatta, era quella di candidare, nel territorio Vallo di Diano, solo due esponenti politici, decidendo con grande onestà e trasparenza, uno schierato a destra e uno a sinistra, se ancora si può parlare di destra o sinistra, così facendo, uno sarebbe andato in maggioranza e uno in opposizione sicuramente ad occhi chiusi..facendo in modo che tutta la popolazione Valdianese ne avrebbe riscosso benefici…