Angelo Chiorazzo si candida come Presidente della Regione Basilicata alle prossime Elezioni che si terranno il 21 e il 22 aprile. Ad annunciarlo è stato lo stesso imprenditore con un lungo post sui social e questa decisione è stata presa dopo il ritiro dalle scene di Domenico Lacerenza.
“Fin dal 16 dicembre avevo dato la disponibilità a svolgere le primarie come metodo democratico per la scelta del candidato Presidente. Ho avuto poi la possibilità di dialogare con i leader nazionali dei due principali partiti del centrosinistra. A me sono stati portati attestati di stima ma anche l’indicazione che il mio nome non consentiva l’unità del centrosinistra. Io non ho ancora ben capito le ragioni del veto personale soprattutto perché accompagnate a una richiesta di restare in campo. Allo stesso tempo ho ritenuto che il tema dell’unità del centrosinistra avesse un valore maggiore rispetto al mio destino personale. Per questo, mi sono detto disponibile a fare un passo di lato per individuare una figura che fosse più unificante e che potesse trovare il consenso di tutti. Ho così ritenuto di dare il mio consenso alla figura del dottor Lacerenza, professionista di grande valore, anche se non proveniva da una mia indicazione diretta nella convinzione di poter dare il mio contributo a questa unità. Già nei primi minuti dopo la notizia della candidatura di Lacerenza siamo stati letteralmente travolti da una rivolta che mi permetto di definire di popolo. Donne e uomini che avevano creduto in un processo di cambiamento profondo hanno invece visto nella nostra scelta la riedizione di quanto avvenuto 5 anni fa. Senza conseguire nessuna unità reale del centrosinistra” spiega il candidato.
“Qualche ora fa Domenico Lacerenza ha preso atto della contestazione e della condizione di estrema difficoltà elettorale determinatesi immediatamente alla ufficializzazione dell’intesa sul suo nome e ha fatto un passo indietro – continua – È una scelta non scontata, di cui apprezzo l’onestà intellettuale. Adesso, però, non c’è davvero più tempo da perdere. E non possiamo fare finta di niente. C’è da ripartire da quel moto popolare che denota rabbia verso la politica e allo stesso tempo un profondo desiderio di cambiamento. Non ha prevalso l’indifferenza e considerando come sono andate le cose è un mezzo miracolo. Per seminare occorre voltare pagina. Per questo abbiamo deciso insieme a Basilicata Casa Comune di candidarci a rappresentare questo moto di popolo. Assieme a noi ci saranno altre liste civiche e chi vorrà sposare questo progetto”.
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