Il Sindaco di Montesano sulla Marcellana, Giuseppe Rinaldi, traccia un bilancio di fine mandato a poche settimane dalle elezioni che decreteranno il rinnovo del Consiglio comunale per il prossimo quinquennio. Alle elezioni del 3 e 4 ottobre, il Sindaco uscente, 38enne, ha annunciato la sua candidatura per un mandato bis. Rinaldi è stato Sindaco negli ultimi 5 anni (eletto nel 2016) e precedentemente Vicesindaco e assessore nell’Amministrazione Fiore Volentini.
Nell’intervista che segue il primo cittadino traccia un bilancio di questi 5 anni di lavoro con la sua squadra a partire dalle opere pubbliche, passando per le difficoltà legate alla battaglia contro il virus, sino a dare uno sguardo al futuro.
- Sindaco, a poche settimane dal termine del suo mandato, possiamo senz’altro affermare che è tempo di bilanci. Come sono stati questi 5 anni di Amministrazione a Montesano sulla Marcellana?
Sono stati, indubbiamente, anni entusiasmanti, intensi, significativi. Essere Sindaco del proprio paese, esserlo per la passione e l’amore che si ha per la propria terra, è un moto dell’animo che emoziona ogni giorno ed inorgoglisce. Non sono mancati i periodi difficili. Sono state diverse le emergenze che ho dovuto affrontare con la mia squadra: il cantiere Terna, la frana di Magorno, il Covid ed altre. Ritengo che la presenza senza orari, il lavoro, l’impegno totale a risolvere nel miglior modo possibile queste emergenze sia riconosciuto in maniera molto ampia. Il Bilancio è sicuramente positivo: circa 14.000.000 di euro di opere pubbliche, finanziamenti e lavori per tutti i plessi scolastici del territorio, rinnovata viabilità provinciale e comunale, nuove linee fognarie ed idriche, riqualificazione parchi giochi e tanti altri progetti culturali, sociali ed innovativi tra cui mi piace ricordare la coraggiosa Ordinanza di contrasto alla ludopatia e il grande lavoro di valorizzazione delle tipicità col marchio DECO.
- Scende in campo, dunque, per un mandato bis? Perché?
Stiamo lavorando, in queste ore, al completamente di una squadra di governo locale che possa proseguire nel lavoro avviato e continuare a rinnovare le politiche territoriali. Il perché principale, direi essenziale, è sempre la passione. Si profilano nuove sfide anche per gli Enti locali: il PNRR, la Strategia delle Aree Interne, l’Alta Velocità nel Vallo di Diano ed altre. Lavoriamo approfonditamente su questi aspetti programmatici per far sì che Montesano si faccia trovare pronto.
- Lei è tra i più giovani Sindaci della Campania. Quali sono state le difficoltà in questi 5 anni nel rapportarsi con un territorio abbastanza complesso e anziano come il nostro?
Devo dire che ho intrattenuto sempre un grande rapporto di collaborazione con tutti, in primis con i colleghi Sindaci del territorio, anche se più adulti di me. Il territorio è sicuramente complesso e talvolta vive di ‘liturgie politiche’ alquanto desuete: credo, e anche questo penso sia riconosciuto, averle combattute e intendo continuare a farlo. Una politica ‘giovane’, a prescindere dal dato anagrafico, richiede una visione ‘giovane’.
- Chi la conosce sa il suo amore per la Politica. Che cosa ha significato e cosa significa per Lei fare il Sindaco?
Lo dicevo prima, un grande orgoglio. Sono note a tutti oramai le numerose ed impellenti responsabilità a cui sono chiamati i Sindaci. Tuttavia resta sempre l’impegno civile per eccellenza: quella fascia tricolore significa tanto… a livello personale spero sia la testimonianza più alta di ‘vita attiva’, come direbbe Hannah Arendt, da raccontare ai miei figli.
- Nel corso del suo mandato non sono mancate le difficoltà. Ha perso anche qualche elemento della sua squadra…
Come in ogni squadra possono generarsi frizioni, discussioni, abbandoni. Ci sono valori per il ‘fare politica’, parafrasando Max Weber, per me inderogabili ed indiscutibili. Quando vengono meno questi presupposti, nel rispetto pieno delle persone, è chiaro ed evidente che devono tracciarsi strade divergenti. Nel contempo, ringrazio chi ha continuato a lavorare assolvendo a pieno e in collaborazione con la squadra il mandato conferitogli dai cittadini.
- Ha dei rimpianti?
Il fermo totale del Covid, per diversi mesi, ha rallentato alcuni progetti ed iniziative in particolar modo nell’ambito della promozione. Bisogna riprendere quanto prima, in sicurezza certo, ma anche con grande impegno nel ritornare alla vita di prima.
- Quale è stata, invece, la sua più grande soddisfazione?
Le tre sentenze a zero contro la stazione elettrica Terna. Appena mi sono insediato sembrava imminente la ripresa dei lavori al cantiere Terna, ora viviamo proprio un’altra storia. Il lavoro di ricerca documentale, studio e riunioni continue e costanti per arrivare a questo risultato, unitamente al Comitato, ai consiglieri comunali e a tante persone sensibili alla salvaguardia ambientale, è stato impressionante, ognuno per la sua parte e il suo ruolo. Ci sarà modo di spiegarlo con calma.
- Anticipazioni riguardo alla sua squadra? Ci saranno riconferme o cambiamenti?
Sia riconferme che volti ed esperienze nuove, tutti uniti da quei valori che dicevo prima, da un’intesa programmatica innovativa e a passo coi tempi e da una grande voglia di prendersi cura del proprio paese.
- Cosa sente di dire ai cittadini di Montesano? Vuole rivolgere un ringraziamento?
Li ringrazio ad uno ad uno per il costante sostegno e la vicinanza. Ho cercato, coi fatti, di essere il Sindaco di tutti. Mi auguro esserci riuscito e soprattutto di essere stato all’altezza del ruolo che i cittadini mi hanno voluto deputare cinque anni fa.