Il Consiglio di Stato si pronuncia sul ricorso proposto dal Comune di Sassano, nella persona del sindaco Tommaso Pellegrino e legalmente rappresentato in giudizio dall’avvocato Nicola Senatore, contro la Società Giordano, nei confronti di Novatec Sistemi per la riforma della sentenza del TAR Campania riguardo all’affidamento dei lavori della nuova casa comunale, meglio conosciuta come “ecomostro”.
La Società Giordano, con ricorso al TAR di Salerno, aveva invocato l’annullamento della determinazione con cui il Comune di Sassano aveva revocato l’aggiudicazione definitiva dei lavori per il completamento della nuova sede municipale. Il TAR aveva accolto la domanda di annullamento.
Di conseguenza il Comune di Sassano propose appello al Consiglio di Stato sostenendo l’erroneità di quella sentenza di primo grado e appellandosi al “comportamento contrario alla buona fede assunto dall’aggiudicataria“. A sua volta la società originaria, con appello incidentale, sostenne l’inammissibilità dell’appello per la sua genericità, nonché la sua infondatezza e la non ricorrenza dei presupposti per invocare la violazione delle regole di buona fede precontrattuale.
Oggi la Sezione Quinta del Consiglio di Stato ha pubblicato la sentenza con cui accoglie il ricorso del Comune e respinge quindi quello in primo grado oltre all’appello incidentale proposto in secondo grado dalla Società Giordano, condannata oltretutto al pagamento delle spese del doppio grado di giudizio in favore del vittorioso Comune di Sassano.
– Chiara Di Miele –
A quanto pare, in Italia, la Giustizia cammina lentamente, ma… cammina…