“Una catastrofe ambientale che si sarebbe potuta evitare ma ora è necessario tutelare le aziende agricole e le aziende zootecniche della Piana del Sele, degli Alburni e della Valle del Sele dagli effetti della nube tossica sprigionata dal rogo dei rifiuti”.
È il grido di allarme lanciato dal vicepresidente nazionale e presidente provinciale dell’Associazione Italiana Coltivatori (AIC) Salerno, Donato Scaglione, circa gli effetti causati dal rogo delle 6000 ecoballe distrutte da un incendio doloso che ha interessato il comprensorio militare di Persano, nel comune di Serre, dove i rifiuti erano stati depositati.
“Questa catastrofe merita chiarezza il prima possibile perché vi è l’urgenza di mettere in campo azioni per tutelare la salute dei cittadini, la salubrità dell’aria e quella dei prodotti agricoli e lattiero-caseari del territorio” spiega Scaglione.
“Diventa fondamentale – aggiunge il presidente AIC Salerno – che gli impegni ambientali presi dalla politica sui parchi e le oasi non restino solo voci ma diventino azioni concrete e di tutela dell’ambiente, della salute e della produzione agricola locale che rappresenta una vera eccellenza nel mondo. È questa la battaglia per il futuro del territorio e delle nostre comunità locali. AIC Salerno è al fianco dei territori e dei sindaci ma su questo disastro ambientale pretendiamo chiarezza e trasparenza in tempi rapidi dalla politica e auspichiamo l’intervento celere della Procura della Repubblica di Salerno”.
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