Con il decreto dirigenziale n. 126 del 26 ottobre scorso la Direzione Generale per l’Ambiente della Regione Campania ha dato parere favorevole fondamentale per ottenere il relativo finanziamento regionale per il progetto dell’ASIS denominato “Ripristino e rifunzionalizzazione dell’impianto di depurazione di Coda di Volpe” che rientra tra gli interventi “Obiettivo di servizio”.
“Dopo lo svuotamento dell’area e con la realizzazione di questa importante opera – dichiara il capogruppo consiliare del PD di Eboli, Pasquale Infante – i cittadini di Eboli e dell’intera Piana del Sele possono tirare un ulteriore sospiro di sollievo grazie alla volontà e all’impegno politico del PD a livello locale, provinciale, regionale e nazionale. Siamo all’epilogo positivo di una vicenda sofferta per la nostra Piana del Sele, un’area a forte vocazione agricola con produzioni agricole e casearie considerate eccellenze del territorio (rinomate sia a livello nazionale che internazionale) che non meritava questa umiliazione“.
Il progetto ASIS di circa 8 milioni di euro riguarda il ripristino e la rifunzionalizzazione dell’impianto di depurazione da far funzionare nell’area di Coda di Volpe in modo da poter completare il ciclo delle acque reflue e degli scarichi fognari che verranno depurati prima di essere immessi in mare. “Un percorso virtuoso avviato e portato avanti con successo dalla Regione Campania e dall’ASIS, – continua Infante – che anche a seguito delle nostre continue sollecitazioni al Presidente De Luca, al Vice Presidente Fulvio Bonavitacola e al Consigliere Luca Cascone, grazie al quale il nostro territorio vedrà finalmente il completamento del ciclo delle acque reflue e degli scarichi. Con la realizzazione di questa importante opera, che ha visto il via libera anche dell’ente locale, si potrà finalmente assicurare la salubrità delle acque e dell’ambiente, fondamentali per migliorare da un lato le qualità delle produzioni agricole realizzate sul nostro territorio e dall’altro poter accrescere l’attrattività turistica della nostra costa“.
– Chiara Di Miele –