Domenica mattina, poco prima dell’alba, le guardie della Protezione Animali di Salerno hanno effettuato dei controlli in materia venatoria. Il passo di tordi e allodole verso le zone di svernamento è in piena attività e i cacciatori approfittano del periodo. Controllati circa 30 cacciatori, alcuni dei quali sono stati sanzionati amministrativamente per omissione delle dovute prescrizioni sul tesserino regionale.
I controlli si sono poi spostati a Eboli dove è stato rinvenuto un esemplare di occhione (Burhinus oedicnemus), uccello prettamente crepuscolare e notturno. L’occhione deve il proprio nome comune alla grande abilità visiva che gli permette di volare anche di notte. Il nido, perfettamente mimetizzato tra i sassi, è invisibile e anche le uova hanno una colorazione molto simile a quella delle pietre. Nel nostro Paese non trova facilmente aree adatte ad ospitare il nido, l’occhione sceglie l’Europa meridionale e l’Africa per lo svernamento. Un esemplare può raggiungere un’apertura alare di poco inferiore al metro per una lunghezza anche di 45 cm.
Purtroppo non è stato possibile individuare chi ha compiuto questo brutale gesto. L’occhione non rientra tra le specie cacciabili, è inoltre soggetto a una particolare protezione ed è incluso nelle Direttive europee di conservazione.
Le attività di controllo hanno poi portato le guardie ad individuare alcuni cacciatori intenti ad abbattere allodole con l’ausilio di un richiamo acustico. La rapida fase di avvicinamento ha permesso al personale di individuare la fonte del suono. Vani i tentativi di disattivare, mediante l’uso di un telecomando, il richiamo. Si è provveduto ad allertare la Polizia Provinciale di Salerno il cui tempestivo intervento ha permesso di porre sotto sequestro tre fucili, un richiamo acustico e la fauna abbattuta illecitamente. Elevate inoltre sanzioni per mancata annotazione dei capi abbattuti.
In serata poi si è provveduto al recupero di un pipistrello con frattura all’ala sinistra. Purtroppo il chirottero è deceduto durante il trasporto.
“Nonostante i continui crimini perpetrati a danno della fauna e dell’ambiente, si parla ancora di accorpamenti e abolizione dei due organi di controllo predetti alla lotta dei suddetti reati – commenta la Protezione Animali di Salerno – il Corpo Forestale dello Stato e la Polizia Provinciale sono fondamentali e insostituibili per porre un freno a questi reati, non vanno toccati. L’abbattimento di una specie come l’Occhione fa intendere quanto sia dilagante il fenomeno del bracconaggio”.
– redazione –