Quattro anni di pena, per omicidio colposo, al ragazzo di Sala Consilina che nell’agosto del 2011, all’epoca dei fatti 19enne, guidava l’Audi A4 su cui persero la vita le diciottenni Saveria Ingenito e Letizia Gammella, entrambe di Mercato San Severino.
Lo riporta il quotidiano La Città di Salerno. Le ragazze stavano rientrando a casa dopo una serata trascorsa a Salerno quando l’auto finì contro un totem pubblicitario nei pressi dello svincolo autostradale di Fisciano. Per il pubblico ministero Giovanni Paternoster – si legge ancora su La Città – che ha formulato il capo d’imputazione, il conducente “è responsabile di aver tenuto una condotta contraria sia alle più elementari regole di diligenza, perizia e prudenza, sia alle norme imposte dal codice della strada”. Le cause del tragico incidente sono state rinvenute nella velocità eccessiva e in un sorpasso azzardato a una Fiat 500, guidata da una donna che si è costituita parte civile nel processo.
Secondo i rilievi – si legge sul quotidiano – l’autovettura dei ragazzi procedeva a circa cento chilometri orari, in un tratto in cui è obbligatorio mantenere un’andatura che non superi il limite dei cinquanta chilometri all’ora; inoltre era stata effettuata una manovra di sorpasso senza che ve ne fossero le condizioni di sicurezza.
L’impatto fu violentissimo, il ragazzo di Sala Consilina e l’amico seduto accanto a lui (un coetaneo di Pagani) riuscirono a salvarsi grazie alle cinture di sicurezza e all’attivazione degli airbag ma per le due ragazze che erano sul sedile posteriore, purtroppo, non ci fu nulla da fare.
– redazione –
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La giustizia italiana..quattro anni di “vacanza” in carcere bastano certo per pagare quello che è successo alle due povere ragazze. Uscirà a 23 anni..ancora una vita davanti!!! Tanto il guaio è solo di chi non c’è più..Povere famiglie..spero abbiate giustizia!!!
I processi sono pubblici ,esiste il DIRITTO di CRONACA, che “impone” di conoscere sia i nomi delle vittime che dei giudicati, assolti o condannati.
Verissimo, concordo.
e’ corretto mettere i nomi , non solo quelli delle vittime in questo caso.