“Solo dopo le nostre denunce e dopo il nostro incontro in Prefettura con il Capo di Gabinetto Fracassi qualcosa si comincia ad intravedere in città: qualche semaforo in più funzionante, strisce acustiche, un po’ più di controlli, ma non basta”, a dichiararlo è il Codacons Campania in merito agli incidenti avvenuti a Salerno.
“Il Codacons si costituirà parte civile nei processi per i due omicidi stradali avvenuti purtroppo a spese di una ricercatrice ed un signore pieno di energia ed entusiasmo – afferma Matteo Marchetti, vice segretario nazionale del Codacons –. E’ giusto che vengano accertate tutte le responsabilità sia degli autori materiali, ricordo che entrambi si trovavano sulle strisce pedonali, ma anche le omissioni di coloro che sono preposti a garantire la sicurezza sulle strade come gli Amministratori comunali ed il personale della Polizia Municipale”.
Per il Codacons, infatti, proprio le ultime azioni messe in campo dal Comune di Salerno costituiscono la prova delle omissioni precedenti: “La città è stata per mesi terra di nessuno, con rally quotidiani a qualsiasi ora del giorno e della notte, i due decessi sono stati solo la punta di un iceberg di cui tutti erano a conoscenza. Per questo motivo – conclude Marchetti – ci costituiremo parte offesa già nella fase delle indagini per fornire al pubblico ministero tutto il contributo necessario perché tutte le responsabilità a vari livelli vengano accertate in modo esemplare”.
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