Sono 30 (13 in carcere e 17 a cui è vietata la dimora in Campania) le persone rimaste coinvolte nell’inchiesta della DDA e della Polizia di Stato di Napoli che ieri ha condotto all’esecuzione di un’ordinanza cautelare per diversi reati tra cui associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, porto e detenzione di armi da sparo, lesioni personali aggravate, estorsione, detenzione e spaccio e uso di telefonini da parte dei detenuti.
Tra gli indagati figurano anche due fratelli di Salerno accusati di avere contatti con un detenuto il quale, mentre si trovava nel Carcere di Fuorni tra il 2021 e il 2022, ha utilizzato ben 9 utenze telefoniche per mantenere i contatti con l’esterno.
Uno dei cellulari risultava intestato al Provveditorato regionale dell’Amministrazione penitenziaria.
Nell’inchiesta della DDA è finito il Clan della Stadera che controlla lo spaccio di droga a Poggioreale, a Casoria e nel Carcere di Salerno. Le indagini sono partite dal ferimento di Gioele Lucarelli, avvenuto il 20 settembre 2021, e risultato essere la risposta al ferimento di Gennaro De Stefano del 2 settembre 2021.
Dagli accertamenti è emerso che i due facevano parte dello stesso gruppo, il “Gruppo della Stadera”, costola del clan Contini.