Giovane di Sala Consilina perde tragicamente la vita in carcere.
Il 21enne avrebbe finito di scontare la sua pena nel maggio del 2027, ma è stato ritrovato senza vita nella sua cella della casa circondariale di Paola, in provincia di Cosenza.
“Le carceri sono ormai luoghi di morte, più che di risocializzazione. L’esatto opposto di ciò che richiede la costituzione, con la pena di morte inflitta di fatto e, per giunta, senza criterio e che dunque colpisce random reclusi e operatori. In questo contesto la Polizia penitenziaria rischia anche di svolgere il lavoro dei necrofori, con tutto il rispetto per questi ultimi, ovviamente, ma sapendo che hanno scelto e dovrebbero fare ben altro. Non di rado, per giunta, subisce pure la beffa di finire sotto inchiesta per non aver potuto evitare queste morti, quando in discussione dovrebbero essere messi coloro che ne hanno la responsabilità politica e morale e continuano a renderle possibili senza battere ciglio o al più vaneggiando di decreti fra annunci e smentite”, aggiunge il Segretario della UILPA Gennarino De Fazio, Segretario Generale della UILPA Polizia Penitenziaria.
“14.500 detenuti oltre la capienza massima delle carceri, 18mila appartenenti al Corpo di Polizia penitenziaria mancanti e sempre in decremento e un numero di suicidi mai visto in precedenza richiedono la convocazione straordinaria e urgente di una riunione del consiglio dei ministri per il varo di misure emergenziali e immediate. In questo drammatico contesto ci si consenta di non essere troppo politically correct”, il resto è fuffa!”, conclude De Fazio.