Sono state chiuse le indagini da parte del pubblico ministero Elena Guarino che conferma l’accusa di omicidio volontario per il dottore Alessandro Marra in merito all’inchiesta sull’hospice “Il Giardino dei Girasoli” di Eboli.
Il fascicolo con 32 contestazioni è ora a disposizione degli avvocati difensori che avranno 20 giorni di tempo per presentare memorie difensive o fissare interrogatori dei propri assistiti per confutare le ipotesi mosse dalla Procura di Salerno.
Omicidio, truffa e peculato d’ufficio sono alcuni dei reati contestati ai dipendenti dell’hospice. Per il dottore Alessandro Marra, nonostante il Tribunale per il Riesame abbia accolto la tesi degli avvocati, l’accusa è quella di omicidio. La vicenda è ora al vaglio della Cassazione che deciderà a marzo se annullare o confermare l’ipotesi di reato.
Per il pm Guarino, Marra “nella sua qualità di medico esperto in cure palliative, mediante la somministrazione elevata di Midazolam, farmaco con potenzialità tossiche, ha provocato la morte di Carmine Giannattasio, agendo in maniera consapevole, in contrasto con la volontà del paziente e dei suoi familiari che chiedevano cure palliative per attenuare i dolori”.
Ad ottobre, su disposizione del Giudice per le Indagini Preliminari, furono disposti per Marra gli arresti domiciliari. Nei mesi successivi il Tribunale del Riesame ha rimesso in libertà il camice bianco.
Sono diciassette le persone per le quali si prevede che la Procura possa presentare anche richiesta di rinvio a giudizio.
– Claudia Monaco –
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