Doppia udienza questa mattina al Tribunale di Lagonegro. Altri tre alunni della scuola elementare di Caselle in Pittari sono stati sentiti dal Giudice nell’ambito del processo che vede imputate quattro maestre e l’ex dirigente scolastico con l’accusa, per alcune maestre, di presunti maltrattamenti sui bambini, per un’altra di abuso dei mezzi di correzione e per l’ex preside di non aver preso provvedimenti nei confronti delle insegnanti dopo le segnalazioni dei genitori.
A distanza di quattro anni, il Giudice del presidio lucano ha disposto nuove udienze fino a settembre per ascoltare i bambini e i genitori prima di emettere la sentenza che molto probabilmente verrà pronunciata in autunno.
Nel 2014 i comportamenti di due maestre, Rina Lovisi e Rosa Fiscina, finirono sotto la lente di ingrandimento degli investigatori in seguito alla denuncia di alcuni genitori, ma a processo sono finite anche l’ex preside Biagio Bruno e le maestre Ines Stella e Anna Gerardina Torre, anche se per quest’ultima alla prima udienza dibattimentale l’accusa venne corretta e riformulata nel solo caso di abuso dei mezzi di correzione.
Anche l’udienza di oggi si è svolta a porte chiuse, sempre nell’aula Nigro e alla presenza di un esperto psicologo. Uno dei tre alunni, per il quale all’epoca dei fatti i RaCIS (Raggruppamento Carabinieri Investigazioni Scientifiche) avevano dato atto che non era sereno e non voleva rispondere alle domande, questa mattina ha invece parlato e riferito di maltrattamenti da parte di una maestra. Secondo i legali delle maestre nelle escussioni dei minori, deve essere preso in considerazione il possibile contagio dichiarativo in quanto i fatti risalgono a quattro anni fa.
Tutti hanno escluso maltrattamenti da parte della maestra Anna Gerardina Torre: “Il dibattimento sta procedendo così come ce l’aspettavamo. ossia l’assoluta estraneità della signora Torre rispetto ai fatti contestati – ha dichiarato il suo legale, l’avvocato Nicola Pellegrino – infatti tutti gli alunni ascoltati finora hanno sostanzialmente escluso qualsiasi responsabilità della Torre. In alcuni casi hanno addirittura esaltato le qualità umane e professionali della stessa. L’augurio è che il processo termini quanto prima e venga riportato equilibrio, senso di giustizia e verità”.
– Marianna Vallone –
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