Continua l’approfondimento di Ondanews nel mondo del “lavoro al femminile” con le storie delle imprenditrici che hanno scelto di restare nel Vallo di Diano ed investire qui.
Una vera e propria sfida, considerando le notevoli difficoltà che si possono riscontrare, che ha portato sicuramente all’arricchimento del nostro territorio e che lancia un importante messaggio di speranza alle ragazze che si trovano davanti alla scelta di restare o di andare via. La storia di queste imprenditrici è quella di donne emancipate e realizzate e l’intervista che segue è ad una persona dalla grande sensibilità, sempre pronta ad accogliere tutti con un sorriso: stiamo parlando della hairstylist Liliana Tierno, titolare del Salone “Oasi di Bellezza” in via Scorzo a San Pietro al Tanagro.
- Cosa significa essere una donna imprenditrice nel 2021?
Essere donna imprenditrice nel 2021 è una grande sfida, soprattutto quando bisogna conciliare la vita lavorativa con la vita familiare ma la determinazione e la tenacia che mi hanno sempre contraddistinta mi permettono di affermare che oggi qualsiasi donna può e deve affrontare la sfida di essere donna e donna imprenditrice.
- Pensi ci siano difficoltà maggiori nel fare impresa essendo donna?
Credo che gestire un’attività non sia facile, se poi parliamo anche del momento che stiamo vivendo, la cosa diventa ancora più complessa. A questo, per una donna, si aggiungono i carichi familiari che sono determinanti ma ritengo che la giusta organizzazione e nel contempo un adeguato supporto dei servizi quali asilo nido, ludoteche o altro, possono aiutare qualsiasi donna lavoratrice a poter portare avanti i propri sogni e poter anche gestire una famiglia.
- Avere un’impresa nel Vallo di Diano costituisce un vantaggio o uno svantaggio?
Fare impresa nel Vallo di Diano per me è stata una scelta: ho scelto di restare perché ritengo, e questo è un invito che faccio ai giovani, che in questo territorio si può ancora fare tanto e ottenere tanto. Credo, inoltre, che il momento che stiamo vivendo ha avviato una sorta di controtendenza, cioè il ritorno ai piccoli borghi, e proprio nei paesi poter realizzare la propria vita e il proprio lavoro. Io l’ho fatto già molti anni fa e non sono affatto dispiaciuta di questa scelta, anzi, tante sono le soddisfazioni che ho avuto e che oggi mi portano ad essere un’artista dei capelli a livello nazionale.
- Quali sono i valori più importanti per te e che hai portato nella tua azienda?
I valori che ho cercato di infondere ai miei figli che lavorano con me portando avanti questa attività e a tutte le persone che frequentano il mio salone sono: l’umiltà, la semplicità, il mettersi a disposizione e il senso di responsabilità che ho nei confronti dei miei collaboratori e dei miei clienti.
- Hai avuto difficoltà a conciliare la carriera professionale con l’aspetto familiare?
All’inizio, avendo i bambini piccoli, non è stato facile ma l’aiuto della famiglia mi ha agevolato molto per poter continuare a portare avanti i miei sogni. Successivamente ho cercato di inserirli nell’attività di famiglia riscontrando fin da subito un notevole interesse da parte loro. Mi ritengo una donna fortunata perché ho avuto una famiglia che mi ha sempre sostenuto ed oggi stiamo gestendo un’attività a livello familiare che ci sta dando notevoli successi e mi auguro, in futuro, di vedere un salone migliorato in tanti aspetti e gestito proprio dai miei figli.
- Il lungo periodo di emergenza sanitaria ha influito sulle vite di tutti noi e sulle aziende. Come hai reagito nei momenti di difficoltà?
Quello che si sta vivendo è un momento particolare e difficile sia dal punto di vista sanitario che dal punto di vista economico: tanti sono i settori che sono stati colpiti, come ad esempio il nostro. Nei periodi di chiusura delle attività non mi sono mai persa d’animo: ho cercato sempre di non abbandonare l’attività mediante lo studio e la formazione in modo da essere pronta per la ripartenza e ho cercato fin da subito di rendere il mio salone ancora più sicuro di quello che era. Ho avuto anche dei momenti di sconforto ma non ho mai mollato e l’invito che voglio fare a tutti gli operatori del settore è proprio quello di non scoraggiarsi, di rimboccarsi per l’ennesima volta le maniche e di andare avanti con l’augurio che sia davvero arrivato il momento di ripartire e soprattutto di rilanciare l’economia.
- In conclusione, cosa ti senti di consigliare alle donne per realizzarsi in ambito lavorativo?
Questo è un periodo difficile ma è proprio dai brutti momenti che possono nascere le cose belle. Bisogna porsi un obiettivo, credere in ciò che si fa, metterci il cuore e non mollare mai: queste, secondo me, sono le armi vincenti.
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