Lo “Sblocca Italia” continua a tenere banco, in particolar modo tra i primi cittadini dello stivale, per l’alto senso di delegittimazione degli enti locali trasmesso, togliendo quella autonomia di scelte su tematiche prioritarie e fondamentali come le opere pubbliche, le trivellazioni, le bonifiche che da sempre ha caratterizzato in particolar modo i Comuni.
E parte proprio da un sindaco, quello di Napoli, l’invito rivolto agli amministratori d’Italia a compattarsi per discutere al fine di giungere ad un’iniziativa nazionale congiunta. Domani, sabato 18, Luigi de Magistris accoglierà dalle ore 10 nella Sala Italia della Mostra d’Oltremare a Bagnoli, dove un tempo sorgeva l’Italsider, circa 70 sindaci e vari comitati e movimenti da tutta Italia in una manifestazione contro lo “Sblocca Italia”. Una dura opposizione portata avanti dal primo cittadino napoletano contro le decisioni del premier Matteo Renzi nella stessa giornata in cui quest’ultimo farà tappa a Pompei, insieme ai ministri Martina e Franceschini, per parlare di Expo.
“Ad oggi siamo a 70 sindaci – dice de Magistris – ci auguriamo che il numero possa aumentare e avere la presenza fisica di almeno cento sindaci“. E dal Vallo di Diano, a rappresentare il Comune di Polla a Bagnoli, ci sarà il consigliere comunale Graziano Vocca.
“Napoli può essere epicentro di un progetto politico insieme a tanti sindaci, associazioni, movimenti e comitati che sono in lotta nel Paese e stanno cercando di difendere le nostre terre da provvedimenti normativi profondamente pericolosi – rimarca il sindaco di Napoli – Vogliamo costruire un Pil del benessere, della tutela e del rilancio dei nostri territori, un’altra Italia che non è quella dei viadotti o delle autostrade che crollano, delle opere pubbliche che massacrano i territori o creano ruberie di Stato come la Tav in Val di Susa, degli inceneritori che servono alle cricche e alle mafie, di chi vuole invadere di cemento le nostre terre e inquinare i nostri mari”.
– Chiara Di Miele –