Domani, sabato 28 settembre a Piaggine, a partire dalle ore 17.00, si terrà un evento dedicato al legame tra la comunità, il Monte Cervati e l’Aquila Reale. L’appuntamento rientra in quello più ampio, “Medimont Parks”, che il CAI Montano Antilia ha organizzato nel Cilento dal 26 al 29 settembre, e verranno presentati i risultati del monitoraggio effettuato quest’anno sul Cervati per accertare la presenza nidificante dell’aquila reale. Durante la serata sarà proiettato il documentario “L’Aquila e il Cacciatore” con le testimonianze legate alla cattura e successiva liberazione a Piaggine nel 1971 di un esemplare di aquila reale.
Il suggestivo paesino montano ha un rapporto speciale con questo affascinante uccello rapace che risale a più di 40 anni fa, quando un esemplare della specie rimase intrappolato per caso in una trappola per lupi e dopo qualche mese fu liberato. Una dimostrazione di quanto il rapporto tra l’uomo e la natura sia sempre improntato al rispetto degli animali, di quanto simbiotica sia la relazione tra la comunità e l’habitat della montagna. Il programma prevede anche una passeggiata nel centro storico di Piaggine alla scoperta dei luoghi dell’aquila.
“Abbiamo pensato di organizzare questo evento – dichiarano i promotori dell’iniziativa – per sottolineare l’affascinante legame di rispetto e libertà esistente, da anni, tra la comunità di Piaggine e l’aquila reale. Nel 1971 la popolazione dimostrò concretamente quanto rispetto ci fosse tra Piaggine e il Cervati, tra l’uomo e l’animale, tra un paese e la sua montagna. Arrivarono offerte per acquistare il maestoso rapace, qualcuno propose di tenerlo in gabbia per farlo divenire un’attrazione turistica ma la comunità locale, rinunciando al denaro e alla fama, scelse di liberare l’aquila Gigina. Partendo da questo evento abbiamo immaginato un parallelismo tra i fatti del 1971 e il progetto di monitoraggio commissionato dall’ATC Aree Contigue del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni per accertare la presenza sul Cervati dell’aquila reale. Un gruppo di ornitologi coordinati dall’Istituto di Gestione della Fauna con la collaborazione logistica della Sottosezione CAI di Montano Antilia hanno monitorato la coppia di Aquile reali presente all’interno del Parco. I ricercatori hanno seguito la nidificazione di questa coppia, due splendidi adulti, segnalati e avvistati negli ultimi anni da ornitologi e birwatchwers, senza però aver mai ottenuto conferma della nascita di un giovane aquilotto. Per il 2019 è stata confermata la nascita e il successivo involo di una giovane aquila che attualmente sta apprendendo dai genitori tutti i segreti per sopravvivere in un difficile quanto bellissimo ambiente naturale, la catena montuosa degli Appennini. Contemporaneamente abbiamo raccolto le testimonianze legate alla vicenda del 1971 che ancora oggi sono preziosamente custodite nella memoria della popolazione. Abbiamo realizzato, in questo modo, un documentario che ci racconterà questa vicenda commovente, vissuta con gli occhi dei protagonisti, e ci aiuterà a riflettere, in maniera scientifica, sulla preziosa e delicata presenza di questo animale nel nostro territorio“.
– Chiara Di Miele –