Ancora un dramma familiare a Battipaglia e per l’ennesima volta è una donna ad essere la vittima per mano di un uomo.
E’ accaduto nel primo pomeriggio di ieri quando al culmine di una lite un 38enne del posto ha richiesto l’intervento dei Carabinieri che, una volta arrivati, hanno fatto l’amara scoperta: la donna giaceva al suolo con ferite da accoltellamento. L’uomo ha subito confessato il delitto e per lui è scattato il fermo per omicidio volontario. Ad essere fatale un fendente alla gola.
Sono ore drammatiche per la comunità di Battipaglia che sconvolta si unisce al dolore di familiari e amici della vittima, Maria Rosa Troisi, madre di due bambini di 9 e 7 anni.
“Quella scia di sangue che è stata definita ‘femminicidio’, e che ogni anno vede la morte di decine e decine di donne – ha dichiarato la sindaca Cecilia Francese – spesso uccise dai propri mariti, compagni o comunque persone di famiglia, ha lasciato la sua impronta anche a Battipaglia. Un dramma! Questo è il momento del dolore e della vicinanza alla famiglia ed in particolare ai figli della coppia. Le istituzioni locali saranno vicine alla famiglia. Per il resto l’invito che continuiamo a rivolgere in modo pressante a tutte le donne è quello di denunciare senza esitare le situazioni di pericolo in cui possono venirsi a trovare, le minacce e le violenze di cui sono vittime. Il Comune si è organizzato con strutture per dare una accoglienza alle donne che devono allontanarsi dalle famiglie per sottrarsi a situazioni di rischio. Così come l’Amministrazione è pronta a costituirsi parte civile in ogni procedimento giudiziario a danno di chi usa violenza in qualsiasi forma alle donne”.
Al dolore si è unita anche la consigliera provinciale alle Pari Opportunità Filomena Rosamilia: “Un femminicidio, un altro, ha macchiato ancora di sangue la nostra provincia. E’ accaduto a Battipaglia, dove una giovane madre ha perso la vita. Dispiace! Dispiace per l’atroce gesto compiuto per mano di un uomo, dispiace per i figli della vittima, dispiace perché come donna, come mamma, come rappresentante delle istituzioni mi sento impotente davanti a fatti di cronaca di una ferocia così inaudita. E prego per chi resta, per chi soffre. Sono profondamente addolorata”.
La salma di Maria Rosa è a disposizione dell’Autorità Giudiziaria presso l’obitorio dell’ospedale di Battipaglia dove verrà eseguito l’esame autoptico. Il compagno, invece, è ristretto in carcere a Fuorni.
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