Sono ore di dolore per la comunità di Polla per la morte del giovane Kelvin Okhiria, il 26enne nigeriano che ha perso la vita ieri a Venosa in un violento impatto tra il suo camion e quello condotto da un 56enne di Giffoni Sei Casali, anch’egli morto sul colpo.
Kelvin era arrivato a Polla da circa 12 anni, quando ancora minorenne ha deciso di cercare un futuro migliore per se stesso lasciando la Nigeria e raggiungendo a bordo di un barcone l’Italia pur di riuscire a realizzarsi.
Arrivato nel comune valdianese, Kelvin si è subito inserito nel tessuto sociale e attraverso una cooperativa del posto ha iniziato a lavorare come mediatore culturale. Ha soggiornato per un periodo a Paterno, restando comunque ben inserito nella comunità pollese. A tanti cittadini extracomunitari come lui, che sono giunti in Italia alla ricerca di un nuovo inizio, ha saputo profondere preziosi consigli e tendere la mano nei momenti di necessità. Ha frequentato l’ITIS dell’Istituto d’Istruzione Superiore “Marco Tullio Cicerone” di Sala Consilina dove si è diplomato nel 2019.
Dopo 10 anni di attività da mediatore, Kelvin ha capito che era arrivato il momento di realizzare il suo sogno più grande: diventare un camionista. Sognava di percorrere le strade d’Italia e d’Europa a bordo di mezzi pesanti, così ha raccolto i suoi risparmi e si è iscritto a scuola guida per conseguire la patente CQC. Ha quindi iniziato a lavorare per una ditta di trasporti di Petina e successivamente, da qualche mese, per un’azienda di autotrasporti valdianese.
Ieri, purtroppo, la fatalità del destino ha interrotto la sua carriera, strappandolo alla vita a soli 26 anni e lasciando nello sconforto quanti avevano avuto l’occasione di conoscerlo. Rammaricata la famiglia in Nigeria che è stata contattata dall’azienda per cui lavorava e che ora dovrà decidere sul da farsi e valutare se far rientrare a casa la salma del giovane. In Italia Kelvin aveva uno zio, che vive a Parma e un fratello.
“Conoscere Kelvin è stato un prezioso regalo – ricorda una ex collega di San Pietro al Tanagro -. Ho avuto modo di apprezzarne le qualità umane quando insieme lavoravamo al Centro di prima accoglienza. Era un grandissimo appassionato di tecnologie, tutto ciò che riguardava l’informatica lo affascinava incredibilmente. So, tra l’altro, che di recente aveva comprato anche delle apparecchiature per poter realizzare dei suoi progetti musicali. L’ho incontrato per puro caso la scorsa settimana e mai avrei pensato che quello sarebbe stato l’ultimo saluto. Ho il cuore a pezzi. Ai suoi familiari giunga il mio cordoglio più sincero”.
“Ho incontrato Kelvin in diverse occasioni – ha affermato il sindaco Massimo Loviso -. Piangiamo la sua morte perché era un nostro concittadino, era conosciuto nella nostra comunità e stava inseguendo il suo sogno di fare il camionista. Ancora una giovane vita è stata strappata a questa terra. Come Amministrazione ci impegneremo affinché i suoi familiari possano ricevere tutto il supporto necessario, porgendo loro le nostre condoglianze e a tutti coloro che a Polla lo conoscevano”.
Fiato sospeso ora per le sorti di un suo collega, residente a Sant’Arsenio e originario del Ghana, il quale è rimasto gravemente ferito nell’impatto e si trova ricoverato in gravi condizioni all’ospedale “San Carlo” di Potenza.
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