Trascorrere il Natale servendo il pranzo ai poveri della Comunità di Sant’Egidio.
La straordinaria esperienza di solidarietà è stata vissuta, nella giornata di ieri, anche da una docente dell’Istituto Omnicomprensivo di Polla, la professoressa Gerarda Lapadula, impegnata assieme a tantissimi altri volontari provenienti da ogni parte d’Italia, presso il centro di Tor Bella Monica, una delle zone più problematiche della capitale che ospita il tradizionale pranzo di Natale organizzato dalla Comunità di Sant’Egidio.
Il pranzo di Natale di Sant’Egidio è divenuto tradizionale da quando, il 25 dicembre 1982, venne allestito a Trastevere il primo pranzo con i poveri.
“E’ stata un’esperienza di vita straordinaria – riferisce la professoressa Lapadula – che ha visto tutti noi volontari contagiati dal clima di grande gioia e familiarità. Dare il proprio contributo per offrire un po’ di sollievo ai senza dimora, agli anziani soli, ad intere famiglie in difficoltà, a persone fragili, dà un senso vero al Natale e ci fa capire ancora meglio la bellezza della vita. Un Natale d’amore”
Sono tanti i pranzi di Natale che la Comunità di Sant’Egidio organizza in Italia e nel mondo, coinvolgendo circa 60mila commensali in un centinaio di città italiane e circa 240mila in oltre 70 Paesi di tutti i continenti in quella che è definita, ormai, un vera e propria “festa della solidarietà”.
– redazione –