I disturbi dell’apprendimento a scuola non sono da ritenersi una malattia ma una caratteristica soggettiva. Per poter aiutare l’alunno in un percorso scolastico normale occorre riconoscerne i segni e fornire strumenti compensativi e dispensativi. La dottoressa Francesca Antonella Amodio, psicologa e psicoterapeuta suggerisce alcune preziose indicazioni.
- Quali sono i disturbi dell’apprendimento?
“I Dsa (disturbi specifici dell’apprendimento) comprendono la dislessia che è una difficoltà nella lettura, la disgrafia nel tratto grafico, la disortografia nelle norme grammaticali e la discalculia in merito ai fatti numerici”. Più che un disturbo è forse una caratteristica, d’altronde si sa che ha contraddistinto tanti personaggi da Einstein a Steve Jobs, da Walt Disney a Picasso quindi, non ha a che fare con il quoziente intellettivo ma nonostante questo crea ai ragazzi grosse difficoltà”.
- Di cosa hanno bisogno gli alunni con Dsa?
“Gli alunni con Dsa hanno bisogno che le informazioni vengano tradotte nel loro sistema, ma se non si capisce e non si fa questo, si possono avere grosse difficoltà”.
- Che significa trasformare nel loro sistema?
“Trasformare nel loro sistema significa utilizzare gli strumenti digitali, poter far usufruire di mappe, di calcolatrici a seconda la loro difficoltà, quindi con questi sistemi compensativi e dispensativi i ragazzi vengono messi in condizione di seguire un iter normale. E’ importante un intervento di sensibilizzazione con i compagni per spiegare loro perché essi hanno bisogno di tali strumenti, con i docenti affinché siano in grado di riconoscere i segni di questi disturbi e con le famiglie perché abbiano contezza del problema”.
– Lucia Giallorenzo –