Tre ettari e mezzo di pineta e macchia mediterranea sono stati distrutti all’interno del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni in località Sant’Iconio tra Marina di Camerota e Capo Palinuro.
Come si legge su La Città di Salerno, i Carabinieri della locale Stazione, agli ordini del Luogotenente Massimo Di Franco, sono intervenuti sul luogo in cui è stato consumato lo scempio ambientale e hanno scoperto un’intera collina che è stata sventrata dalle ruspe. Sono stati abbattuti centinaia di alberi di pino d’Aleppo.
L’area, che i militari dell’Arma hanno sequestrato, è di proprietà privata, mentre la parte restante è un suolo demaniale gravato da usi civici.
La proprietaria del terreno, un’imprenditrice originaria di Napoli e residente a Milano, è stata denunciata per deturpamento di bellezze naturali, distruzione di habitat in un sito protetto e invasione di terreni demaniali.
Secondo quanto riportato dal quotidiano salernitano, dalle indagini effettuate dai Carabinieri è emersa la totale assenza di autorizzazione sia da parte dell’Ente Parco che della Soprintendenza.
– Chiara Di Miele –