Pannelli, vecchi mobili abbandonati, elettrodomestici, sanitari, materiale edilizio: in questo modo si trasformano le zone periferiche in vere e proprie discariche a cielo aperto.
È il caso, questa volta, del piccolo comune di Buonabitacolo, dove una serie di rifiuti ingombranti costeggia il fiume Calore senza alcun rispetto per la flora e la fauna circostante.
Non manca, inoltre, il solito repertorio di sacchetti abbandonati: lattine, vetri, involucri e contenitori alimentari, bottiglie.
Ad essere protagonista, ancora una volta, l’area che costeggia il fiume Calore: basta incamminarsi lungo la zona periferica per rendersi conto del grave danno che si rischia di infliggere all’ecosistema fluviale oltre al rischio del conseguente deterioramento dei materiali nei terreni circostanti.
Un territorio a “kilometro nero” più che a “kilometro zero”: lungo lo stesso percorso, ai confini tra Padula e Buonabitacolo, in località Riofreddo, lo scenario che si presenta, è un cumulo di rifiuti ingombranti e sacchetti di spazzatura.
Un vizio che rischia di diventare sempre più abitudine: solo qualche giorno fa, sempre lungo il fiume Calore tra Montesano e Padula, sono state rinvenute ulteriori discariche con numerosi rifiuti ingombranti.
– Claudia Monaco –
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