Una sentenza della Corte di Giustizia europea, emessa nel dicembre 2014, ha condannato l’Italia al pagamento di una somma forfettaria iniziale di 40 milioni di euro e a penalità finanziarie semestrali fino al completo superamento della situazione di non conformità alla normativa europea delle discariche abusive situate su tutto il territorio.
Per dare esecuzione alla sentenza, il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha provveduto, nel corso del 2015, a pagare l’importo della sanzione di 40 milioni di euro (oltre a 85.589,04 euro a titolo di interessi di mora) e della prima penalità semestrale pari a 39.8 milioni di euro, a titolo di anticipazione, per poi rivalersi a carico delle Amministrazioni responsabili delle violazioni accertate dalla Corte di Giustizia europea.
In base alla sentenza, si attribuisce una penalità di 400.000 euro per le discariche contenenti rifiuti pericolosi e 200.000 euro per quelle con rifiuti non pericolosi. Per le discariche situate in Campania, l’importo complessivo è di 18.622.522,00 euro, somma anticipata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze e che dovrà essere reintegrata.
Per raggiungere un’intesa sulle procedure di recupero degli importi anticipati dallo Stato, è stata inviata una comunicazione alla Regione Campania, responsabile insieme ai Comuni, nella quale si chiede di concordare con gli Enti locali le modalità attraverso cui provvedere al reintegro delle somme entro un termine di 90 giorni.
Nell’elenco dei Comuni inadempienti troviamo anche il Vallo di Diano: Teggiano, Sant’Arsenio e San Pietro al Tanagro, per le discariche rispettivamente posizionate nelle località “Corticato”, “Difesa” e “Fossa Magliana – ex discarica Pastena”, dovranno versare ognuno la somma anticipata di 388.223,50 euro, come pure Caggiano, con la discarica “San Giovanni”, e Sacco, con quella posizionata in località “Schiavi”, chiamati a restituire la stessa cifra.
– Filomena Chiappardo –
Articolo correlato