Si è tenuta ad Avellino l’assemblea regionale delle Pro Loco iscritte all’UNPLI durante la quale sono intervenuti oltre 100 presidenti delle Pro Loco in rappresentanza delle oltre 500 associazioni, convocati dal presidente regionale Tony Lucido.
Presenti i cinque presidenti provinciali, Barbati per Napoli, Silvestri per Avellino, Tommasino per Salerno, Mazzeo per Benevento e Compagnone per Caserta, i consiglieri nazionali ed i componenti del Consiglio regionale.
Durante la riunione i presenti hanno discusso sui ritardi degli adempimenti previsti dalla legge regionale 18/14 a favore delle Pro Loco e dei Comitati Provinciali e Regionale UNPLI. E’ emersa l’esigenza di rappresentare al Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, all’assessore regionale al Turismo Felice Casucci ed al Consiglio regionale tutto il malcontento per il disagio provocato dai ritardi nel procedere a liquidare i contributi che la legge ha previsto a sostegno dalle Pro Loco.
“Ritardi incomprensibili ed ingiustificabili per le Pro Loco – spiegano – Devono essere ancora liquidati i modesti contributi per gli anni 2019, 2021 e 2022 ed ormai si è giunti all’ultimo trimestre 2023. Nonostante gli impegni assunti in occasione anche di incontri, promossi con l’assessore regionale Casucci e con il direttore dell’ARETUR Raia, risulta ancora tutto in alto mare facendo registrare una sorta di atteggiamento quasi ostile alle Pro Loco che sono il vero motore della promozione del territorio, della valorizzazione della storia, delle tradizioni, dell’enogastronomia locale e validi strumenti per il rafforzamento dell’identità e senso di appartenenza, sapendo intercettare nuove dinamiche e cogliere nuovi modelli di turismi e di sviluppo. La legge 18/14 ed i regolamenti attuativi, che disciplinano termini e modalità affinché le Pro Loco e l’UNPLI possano agire nella funzione di rappresentanza e di promozione del territorio, di mediazione organizzativa, di coordinamento e di assistenza, non sono rispettati eppure sono provvedimenti legislativi ed esecutivi emanati dalla stessa Regione”.
“Le Pro Loco proprio perché iscritte all’albo regionale anziché essere premiate e valorizzate, in quanto riconosciute come partner della Regione e strumento operativo di attuazione di piani turistici regionali, sono penalizzate non solo dagli inconcepibili e incomprensibili ritardi nella liquidazione dei contributi annuali ma vengono escluse dalla partecipazione a tutte le altre forme di sostegni per la realizzazione di iniziative, attività ed eventi proprio per questa condizioni ‘di partner’. Le Pro Loco della Campania, stanche di continui ritardi e dei formalismi esasperanti, hanno voltato pagina e si sono trasformate in associazioni di promozione sociale. Sono iscritte al Registro Unico del Terzo Settore, assoggettandosi così a stringenti regole amministrative, gestionali e contabili. Le Pro Loco ormai presenti in quasi tutti i comuni della Campania sono uffici o sportelli di informazione turistica del territorio oltre ad essere impegnate nella promozione dello stesso, anche sotto l’aspetto sociale” continuano.
Il Centro Studi della Confartigianato di Mestre, a seguito di una rigorosa ricerca e indagine nazionale, ha certificato un dato che già da solo è straordinario: “ogni investimento di risorse effettuato per il tramite le Pro Loco a seguito del generoso impegno di uomini e donne, giovani e anziani ha una ricaduta sullo stesso di oltre il 300%. Infine gli eventi e le iniziative ogni anno muovono milioni di persone”.
“Questa condizione di sofferenza verrà rappresentata oltre al Presidente regionale e all’assessore regionale del Turismo, ai consiglieri regionali, alle forze politiche e sociali e se necessario sarà avviata anche un’azione legale. Non viene esclusa ipotesi di clamorosa manifestazione di protesta se non dovessero giungere segnali forti, definitivi e risolutivi di corretta interpretazione delle norme che disciplinano la questione, facendo registrare maggiore attenzione e coinvolgimento delle Pro Loco in tutti i campi ove è necessario il sostegno del Terzo Settore che integra, accompagna e spesso sostituisce le istituzioni e l’ente pubblico anche nel turismo” concludono.
Ha preso parte anche la Pro Loco di Padula con il suo presidente Vincenzo Petrizzo che ha condiviso i problemi sollevati durante l’assemblea.