32 persone sono state rinviate a giudizio con l’accusa di concorso in falso e abuso d’ufficio per i diplomi facili alla scuola paritaria “Piaget” di Eboli.
Come si legge sul quotidiano La Città di Salerno, il gup Piero Indinnimeo ha firmato ieri il decreto di rinvio a giudizio per i titolari dell’istituto, alcuni insegnanti e anche degli alunni che avrebbero conseguito il diploma senza frequentare lezioni ma risultando presenti. In 11 sono stati prosciolti, mentre in 3 hanno patteggiato.
E’ un’inchiesta che coinvolge persone della Piana del Sele, di Salerno, del Cilento e del Vallo di Diano. Dalle indagini è risultato che in orario di lezioni molte persone erano a lavoro, ma la scuola “Piaget” attestava le presenze e così nel 2010 in molti sono stati ammessi all’esame di Stato pur non avendo frequentato le lezioni come la normativa prevede.
Ad affrontare il processo, come scrive il quotidiano salernitano, saranno Giuseppe Coccaro (amministratore della Docet Italia, titolare dell’istituto paritario ebolitano), Luisa De Simone (coordinatrice della scuola), gli insegnanti Paola Trotta di Eboli, Giuseppe Vitolo di Salerno, Maria Emanuela Russo di Campagna, Emilia Carmela Iannuzzi di Camerota, Michele Leo di Battipaglia, Fabio Sinopoli di Eboli, Daniele Brando di Sassano, Antonella Cici di Eboli, Patrizia Capone di Battipaglia, Marianna Matonti di Eboli, Adriana Caggiano di Battipaglia, Anna D’Angelo di Eboli, Barbara Saracino di Battipaglia, i diplomati Valeryia Rusanova russa residente a Potenza, Gelsomino Maglio di Campagna, Maria Rosaria Santoriello di Battipaglia, Antonietta De Santis di Salerno, Irene Trocar di Livorno, Salvatore Bazzarelli di Amantea (Cosenza), Rocco Ricciardi di Battipaglia, Giuseppe Dall’Acqua di Fano, Archimede Fasano di Salerno, Rosellina Avato di Montedoro (Roma), Riccardo Marella di Livorno, Tommaso Manieri di Ferrara, Francesca Cascapera di Velletri, Immacolata Lavorato di San Demetrio Corone (Cosenza), Concetta Pironti di Salerno, Paola Bisogno di Salerno, Maddalena Del Giudice dell’Aquila, Antonio Guida di Celle di Bulgheria.
Tra i prosciolti due insegnanti (Simona Di Maio di Eboli e Rosaria Angela Fiorello di Salerno) e gli alunni Katherine Marin Bejarano di Torbole (Trento), Laura Zanin di Camponogara (Venezia), Anna Paciello di San Pietro al Tanagro, Vera Rizzo di Savona, Giuseppe Scorziello di Roccadaspide, Michele Di Leone di Eboli, Diana Perretta di Buccino, Federico Foiano di Alassio (Savona) e Laura Granata di San Giuliano Milanese. Per questi ultimi è stato disposto il non luogo a procedere perché non è emerso che abbiano saltato almeno i tre quarti dell’intero corso previsti come requisito minimo per l’ammissione all’esame.
Altri tre studenti hanno deciso di patteggiare e sono Concetta Antonietta Testa di Milano (che ha concordato una pena di 1 anno), Lucia Abati di Fiorano Modenese e Roberto Tabacco Cologno Monzese (entrambi 8 mesi). Si deciderà invece in merito alla posizione di Michele Guida che ha scelto il rito abbreviato.
I 32 rinviati a giudizio dovranno comparire il 5 maggio davanti alla seconda sezione penale.
– redazione –
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