Rischiano nuovamente il processo nove delle undici persone che erano state prosciolte al termine dell’inchiesta che nel 2015 aveva fatto finire nei guai 32 persone, tra alunni e insegnanti di una scuola paritaria di Eboli per il rilascio di diplomi a studenti che non avrebbero frequentato le lezioni nonostante risultassero presenti alle stesse. A marzo del 2016 il GUP del Tribunale di Salerno ha rinviato a giudizio 32 delle 43 persone indagate.
Tra le 11 persone prosciolte c’erano anche un’alunna 40enne di San Pietro al Tanagro ed una 28enne di Buccino. Contro la sentenza di proscioglimento ha presentato ricorso alla Corte di Cassazione il Procuratore Generale della Corte di Appello di Salerno chiedendone l’annullamento.
L’inchiesta ha coinvolto anche persone della Piana del Sele, di Salerno che i registri di classe indicavano presenti senza che si fossero mai mossi dai luoghi di residenza.
Dall’incrocio dei dati è risultato che negli orari delle lezioni in molti erano in realtà al loro posto di lavoro. Il GUP aveva ritenuto la sussistenza dei reati di falso ideologico e abuso di ufficio soltanto per chi aveva fatto un numero di assenze superiore a quello massimo consentito per l’accesso all’esame di Stato (44 giorni) mentre, per altri allievi, ha rilevato che la prova era limitata ad un minore numero di giorni.
I giudici di Cassazione hanno annullato la sentenza e disposto la trasmissione degli atti al Tribunale di Salerno perchè venga fatta una nuova udienza preliminare anche se è ormai quasi certo che si arriverà alla prescrizione dei reati contestati.
– Erminio Cioffi –
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