La Diocesi di Teggiano-Policastro saluta solennemente l’inizio dell’anno giubilare nella Cattedrale di Santa Maria Maggiore a Teggiano.
Papa Francesco, dopo aver inaugurato l’anno giubilare il 24 dicembre, ha stabilito che in tutte le cattedrali e le concattedrali del mondo i vescovi diocesani celebrino la Santa Eucarestia come solenne apertura.
La celebrazione è stata presieduta da S.E. Mons. Antonio De Luca, Vescovo della Diocesi di Teggiano Policastro e anticipata dalla processione dalla chiesa di Sant’Agostino per arrivare fino alla Cattedrale, alla presenza di autorità civili e militari, dove è stato celebrato il rituale dell’apertura della Porta Santa. E’ stato letto il brano della Bolla di indizione del Giubileo.
“Abbiamo voluto accogliere l’invito di Papa Francesco nell’aprire il percorso giubilare – le sue parole nell’omelia – Il prossimo Giubileo sarà caratterizzato dalla Speranza, che non tramonta, di Dio. E il Giubileo è l’evento spirituale ma non per questo si devono trascurare le ricadute sulla vita sociale. Nell’antico Giubileo, del Primo Testamento, è il tempo della restituzione, la terra riposa ogni 50 anni. È tempo della restituzione delle ricchezze maledette, perché hanno una provenienza ambigua, illecita. E’ il tempo in cui si restituisce la libertà agli schiavi, il buon nome alle persone che abbiamo danneggiato. E il Giubileo è accompagnato dall’esultanza anche se ogni giorno assistiamo a rigurgiti di violenza e il creato risente di questa famelicità consumistica che danneggia la Madre Terra. Interi continenti poveri aspettano un segnale da questo Giubileo. La Chiesa trasale dinanzi a questo grido di angoscia. L’evento giubilare ci invita a fare diversi cambiamenti per superare le condizioni di ingiustizia e disuguaglianza”.
“Dialogo, l’incontro, la relazione, l’umiltà sono canoni fondamentali – afferma ancora Padre Antonio – mettere da parte schemi e modelli che non contano nulla e contare sul Vangelo, la Parola di Dio, che seminata nel cuore dei fedeli porterà frutti. La speranza non delude poiché l’amore di Dio è stato riversato nei nostri cuori. Nel Giubileo siamo chiamati a convertirci alla Speranza, abbiamo bisogno di essa, ripartiamo per sentirci disposti a camminare insieme in una spiritualità sinodale. Rimettiamo Gesù al centro dei nostri percorsi di vita. Un pensiero alla Madre di Dio, Stella del Mare che brilla su di noi e ci guida nel nostro cammino”.