Con l’ultimo incontro in presenza si è chiusa ieri mattina la fase di ascolto del dibattito pubblico sulle alternative progettuali delle cosiddette dighe di Casalbuono e Montesano. Un incontro pubblico rivolto in particolare alle Istituzioni e alle Associazioni e che ha visto la partecipazione di quasi tutti i Sindaci del territorio, del Presidente della Comunità Montana Francesco Cavallone, di diverse Associazioni, del Comitato No dighe, e di professionisti e cittadini.
Diversi gli interventi, a partire dal Sindaco di Atena Lucana Vertucci, che ha suggerito l’opportunità di costituire un tavolo di concertazione con tutti i Sindaci per portare avanti l’iniziativa progettuale promossa dal Consorzio di Bonifica ma anche per affrontare altre questioni legate agli allagamenti come le interferenze della ferrovia Sicignano-Lagonegro. Un contributo accorato è stato dato dal signor Manzione di Teggiano che ha voluto sottolineare l’importanza delle opere per il territorio, ma soprattutto per i giovani.
A seguire l’intervento del Direttore della Coldiretti di Salerno – Vincenzo Tropiano, che ha rimarcato la necessità delle opere che si vogliono realizzare in relazione al contesto dei cambiamenti climatici in atto che, come ben noto, impattano quotidianamente soprattutto l’agricoltura. “Non possiamo pretendere che i nostri agricoltori si adeguano ai tempi, innovando e sperimentando nuovi sistemi irrigue e nuove tecniche colturali se poi noi non li dotiamo degli strumenti indispensabili per farlo, a partire dalla certezza in ordine alla disponibilità delle risorse irrigue, da utilizzare sempre in maniera più consapevole, nell’ottica della sostenibilità e del risparmio”, ha precisato il Direttore della Coldiretti.
Interessante anche l’intervento dell’avvocato Angelo Paladino, Presidente dell’Osservatorio del Paesaggio, che ha invitato a riflettere sugli effetti dei cambiamenti climatici oramai tangibili “come denotano gli apporti nevosi sempre più rari, le piogge sempre più irregolari e violente, quindi poco utili per l’agricoltura, ma soprattutto i lunghi periodi siccitosi e caldi che fanno stare in affanno le nostre aziende agricole”.
Particolarmente soddisfatto il Presidente del Consorzio di Bonifica: “Sono convinto che abbiamo fatto un buon lavoro con il dibattito pubblico – dichiara Beniamino Curcio- Abbiamo ascoltato tutti e abbiamo raccolto tante osservazioni alle quali daremo puntuale riscontro. Ora si dovrà passare alla fase della decisione sulla quale ovviamente peseranno tutti gli elementi emersi nel corso del dibattito a partire dalle posizioni dei due Comuni più direttamente interessati, Montesano e Casalbuono, e a partire da quelli che apertamente e chiaramente hanno detto no alle dighe”.
“Siamo convinti della necessità di questa iniziativa progettuale – sottolinea Beniamino Curcio – Parliamo di opere importanti per tutto il territorio e soprattutto per la nostra agricoltura e per la stessa sicurezza idraulica e per questo faremo del nostro meglio per portare avanti l’iniziativa intrapresa, senza ovviamente fare forzature né fughe in avanti. Vogliamo costruire un grande progetto per il Vallo di Diano, che tenga insieme la resilienza del territorio e dei nostri sistemi agricoli rispetto agli impatti dei cambiamenti climatici e ai processi di valorizzazione delle nostre ricchezze ambientali, a partire dallo stesso sistema fluviale, che va necessariamente trasformato da minaccia a risorsa per renderlo fruibile anche dal punto di vista turistico-ricreativo”.