Anche il Comune di Diamante chiude le porte ai paesi in quarantena del Vallo di Diano. Come noto, a causa dei contagi da Covid-19 i territori comunali di Sala Consilina, Atena Lucana, Caggiano e Polla sono stati blindati in entrata e in uscita da un’ordinanza della Regione Campania. Vengono fatti salvi, però, gli spostamenti dovuti a ragioni di comprovate necessità, tra cui le esigenze lavorative di chi produce o vende beni di prima necessità e di chi lavora nel settore agroalimentare.
Il centro turistico della costa calabra ha vietato nell’articolo 6 dell’ordinanza numero 34, emanata ieri dal sindaco Ernesto Magorno, l’acquisto e la vendita di prodotti di qualsiasi natura e l’accesso nel territorio comunale di Diamante di mezzi provenienti da Sala Consilina, Atena Lucana, Polla, Caggiano e Ariano Irpino, paese dell’Avellinese chiuso per lo stesso motivo.
Eppure il sindaco Magorno è stato tra gli amministratori noti per essersi battuti per tutelare il mare della sua città, un importante “prodotto” della filiera economica di Diamante. Ricordiamo che soltanto nell’agosto scorso per mettere in risalto la qualità delle acque marine e dimostrare che non fossero inquinate si è fatto filmare mentre ne beveva un bicchiere e ha poi pubblicato su Fb il video che in pochi giorni è divenuto virale.
L’ordinanza di Diamante segue di poche ore quella del Comune di Piaggine dove il sindaco Guglielmo Vairo ha vietato agli esercenti di attività commerciali presenti sul territorio comunale di fornirsi dai distributori di Sala Consilina, Polla, Atena Lucana e Caggiano.
– Chiara Di Miele –
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