È stato devastante il terremoto di magnitudo 6.8 che stanotte ha colpito la zona di Ighil in Marocco, nell’Alto Atlante, a circa 70 km a sud-ovest di Marrakech. Secondo il Ministero dell’Interno di Rabat al momento sono oltre 800 i morti causati dal sisma e oltre 600 i feriti.
Il terremoto è stato talmente forte da essere avvertito anche in Algeria e Portogallo.
Abbiamo sentito telefonicamente Saadia Mabrouk, che in questi giorni si trova a Casablanca, la sua città di origine, ma che ormai vive da anni a Villa d’Agri. Saadia, che solitamente torna in patria per fare visita alla sua famiglia, sta trascorrendo qualche settimana in compagnia della madre e della sorella.
Sono ore di paura e forte apprensione per tutta la nazione e il sisma, nonostante gli oltre 200 km da Marrakech, è stato avvertito chiaramente anche nella città di Casablanca.
“Mi ero appena messa a letto – ci racconta Saadia – quando intorno alle 23.20 ho sentito tremare forte. Siamo riusciti ad uscire di casa e a correre in strada per metterci al riparo. Per tutta la notte siamo rimasti fuori. Stamattina all’alba sentivamo freddo, insieme a noi c’erano anche bambini e per questo motivo abbiamo pensato di rientrare in casa. Ma adesso abbiamo il timore di altre scosse che sicuramente avvertiremo. Al momento a Casablanca per fortuna non sono stati registrati morti, ma non so se ci sono danni alle strutture vista la violenza del sisma. Il terremoto ha coinvolto un intero Paese, è stato di una magnitudo così elevata che è davvero assurdo”.
Saadia avrebbe dovuto fare ritorno in Italia per fine settembre, ma adesso ha paura per quello che è accaduto stanotte. “La Protezione Civile ci ha comunicato che potrebbe ancora tremare – afferma – Ho il biglietto per rientrare a casa ma adesso sono preoccupata e non riesco a pensare di poter lasciare qui mia madre e mia sorella. Spero non succeda più quello che abbiamo vissuto nella notte”.
Foto: AFP