Giornate da incubo per alcuni poliziotti penitenziari del carcere di Salerno feriti da un detenuto ricoverato all’ospedale “Ruggi”: è quanto denuncia Donato Capece, segretario generale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE.
“Ieri pomeriggio un detenuto di origini campane, dopo aver ingerito candeggina nella Casa Circondariale di Salerno, è stato ricoverato d’urgenza presso il locale nosocomio – spiega – al Pronto Soccorso una volta tolte le manette per le visite di routine, l’uomo con una manovra repentina ha cercato una via di fuga spintonando gli agenti. L’azione è stata bloccata sul nascere ed il detenuto, messo in sicurezza, è stato portato presso il reparto detentivo presente nella struttura ospedaliera. A seguito dell’azione di contenimento praticata dal personale della Polizia Penitenziaria, al fine di bloccare il detenuto, un assistente Capo è rimasto contuso ed i sanitari del Pronto Soccorso gli hanno riscontrato una prognosi di 15 giorni. Questa mattina nel reparto detentivo dell’ospedale, il detenuto mentre veniva accompagnato al bagno, in maniera imprevedibile e con inaudita violenza, ha aggredito i poliziotti penitenziari che nonostante i colpi subiti sono riusciti ad immobilizzarlo e metterlo in sicurezza. Purtroppo, uno dei due colleghi ha avuto la peggio e gli sono stati riconosciuti ben 25 giorni di prognosi per le lesioni subite, mentre all’altro sono stati dati 7 giorni di prognosi. Altri tre colleghi della Casa Circondariale di Salerno vittime in servizio della violenza dei detenuti che sembrano fare quello che vogliono rendendo il penitenziario salernitano una delle sedi più critiche del Distretto che ancora non vede l’assegnazione di un Comandante del Reparto Titolare in pianta stabile che possa essere punto di riferimento di una linea di comando inesistente, mentre a soccombere sono le unità del ruolo esecutivo che non beneficiano neanche di una funzionale organizzazione dei servizi, restando alla merce dei detenuti come denunciato da sempre dal SAPPE, e non solo. Il personale della Polizia Penitenziaria della Casa Circondariale di Salerno, in prima linea 24 ore, dice basta, basta ed ancora basta”.
Capece esprime solidarietà ai poliziotti contusi e denuncia: “Sono stati momenti di grande tensione e pericolo, gestiti però con grande coraggio e professionalità dai poliziotti penitenziari che sono stati anche minacciati insultati e colpiti dall’uomo che forse aveva inscenato tutto per una probabile evasione. L’evento è stato particolarmente critico perché posto in essere in una corsia di ospedale ma è stato gestito al meglio dalla Polizia Penitenziaria, che paga pesantemente in termini di stress e operatività questi gravi e continui episodi critici. Ai colleghi feriti vanno la nostra vicinanza e solidarietà nonché un ringraziamento particolare per l’intervento che, incuranti di qualsiasi pericolo e nonostante le conseguenze riportate, ha permesso di bloccare il violento”.
Il SAPPE denuncia le quotidiane difficoltà operative con cui si confrontano giornalmente le unità di Polizia Penitenziaria in servizio nei Nuclei Traduzioni e Piantonamenti. Gli agenti sono sotto organico e non retribuiti degnamente, con poca formazione e aggiornamento professionale. Sono impiegati ben oltre le 9 ore di servizio con mezzi di trasporto dei detenuti inidonei a circolare per le strade dato che gli altri veicoli sono fermi nelle officine perché non ci sono soldi per ripararli o con centinaia di migliaia di chilometri già percorsi. Il sindacato denuncia, infine, il quotidiano e sistematico ricorso alle visite mediche in ospedali e centri medici fuori dal carcere, con contestuale massiccio impiego di personale di scorta appartenente alla Polizia Penitenziaria, per la diffusa presenza di patologie tra i detenuti.