Il treno di “Destinazione Italia” con Matteo Renzi ha fatto tappa a Tito Scalo, dove tantissime persone, con imponenti misure di sicurezza, hanno accolto l’ex premier.
Dopo la discesa dal treno del Pd allestito per il tour, Renzi è salito a bordo di un’auto che lo ha accompagnato nella zona industriale di Tito, al Consiglio Nazionale per le Ricerche, l’ente pubblico di ricerca italiano che ha il compito non solo di svolgere, ma anche di promuovere e diffondere la ricerca scientifica e tecnologica. Qui ha incontrato i ricercatori e ha visitato i laboratori, fermandosi per un breve incontro nella sala conferenze.
Renzi è arrivato alla stazione di Tito Scalo alle ore 15.50, proveniente da Capaccio, dove in mattinata ha visitato la città dei Templi con il governatore Vincenzo De Luca, per poi ripartire verso la Basilicata alle 13.30. Il segretario del Partito Democratico è ritornato in Basilicata a distanza di pochi giorni dall’ultima visita: il 21 ottobre infatti ha fatto tappa a Matera. A Capaccio, tra i presenti, anche il vicesindaco di Atena Lucana Sergio Annunziata e l’assessore al Comune di Sala Consilina Vincenzo Garofalo.
“Non ci sono cittadini di serie A e serie B. Durante questo tour mi sto rendendo conto dei problemi dei collegamenti ferroviari, bisogna intervenire” ha detto Renzi che, facendo riferimento ai talenti del CNR, ha ricordato la figura di Rocco Petrone della Nasa, originario di Sasso di Castalda, direttore del Programma Apollo. Poi sul CNR, affiancato dal direttore Vincenzo Lapenna:“È un centro di eccellenza per il Mezzogiorno, di grande livello con personale strepitoso che ci mette grande passione. Sono sicuro che da qui usciranno cose importanti”.
Non sono mancati i fischi e cori anti-Renzi e contro il governatore Pittella, ad opera di un gruppo di studenti.
Renzi è ripartito alla volta di Benevento: insieme a lui in viaggio anche un giovane di Vietri di Potenza, Giovanni Paterna dei Millennials, Dario Nardella, il Sottosegretario all’Istruzione Vito De Filippo e il governatore lucano Marcello Pittella.
– Claudio Buono –