Per “colpa” di un Regio Decreto del 1933, anno in cui regnava Vittorio Emanuele III e Benito Mussolini era Presidente del Consiglio, non si riesce a trovare una soluzione per poter effettuare i lavori di sistemazione dell’impianto di depurazione principale di Sala Consilina, quello ubicato in località San Giovanni.
E’ quanto emerge dal rapporto sulla situazione dei depuratori nei comuni del Vallo di Diano e del Tanagro redatto dall’ing. Luigi Rispoli, presidente del Consac gestioni idriche spa.
Rispoli fa una meticolosa analisi dello stato di salute dei depuratori gestiti dalla società per azioni con sede a Vallo della Lucania. Ne viene fuori un quadro non proprio confortante. La situazione meno felice è quella del comune di Sala Consilina.
“Per l’impianto di S. Giovanni – spiega Rispoli – a cui è stata destinata una particolare attenzione, trattandosi dell’impianto più importante ubicato al ridosso del centro abitato, sono stati da tempo definiti i lavori da fare. L’esecuzione è stata però notevolmente rallentata a causa della mancata acquisizione delle autorizzazioni da parte della Soprintendenza. La questione attiene l’assoggettabilità o meno dell’area al vincolo paesaggistico, che deriverebbe dall’inclusione del prospiciente corso d’acqua nell’elenco di quelli vincolati ai sensi del Regio Decreto n.1775 del 1933“.
Quanto previsto dal provvedimento dell’allora Governo Mussolini ha portato a divergenti posizioni espresse dalla Soprintendenza e dal Comune di Sala Consilina. La questione dovrebbe essere risolta a breve dell’ufficio del Genio Civile competente in materia. Il presidente del Consac ritiene che, anche a causa della mancanza di finanziamenti pubblici siano particolarmente rilevanti le carenze della dotazione impiantistica del Vallo di Diano, in materia di collettamento e depurazione dei reflui.
Nel Diano e nel Tanagro il Consac gestisce gli impianti di Teggiano e Pertosa e 4 impianti rispettivamente nei comuni di Sala Consilina ed Auletta. “Gli impianti di Auletta e di Teggiano – si legge nel rapporto del Consac – salva l’esigenza di piccoli adeguamenti, possono essere ritenuti efficienti. Per tutti gli altri impianti sono state rilevate carenze tali da pregiudicare il buon esito del processo depurativo“.
Nello specifico per l’impianto di Pertosa, le opere di adeguamenti inzieranno entro la fine del 2015. Ad Auletta uno dei depuratori sarà soppresso e per l’ammodernamento dell’impianto in località Mattina è previsto a breve l’inizio dei lavori. A Sala Consilina è prevista la soppressione dell’impianto in località Taverne ed il collettamento dei reflui verso il depuratore di S. Giovanni, nonché l’adeguamento dei restanti depuratori. A Sassano invece il comune ha finanziato i lavori per le opere da realizzare per i depuratori in località Limiti e Molinelle.
– Erminio Cioffi –