Questa sera il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha illustrato in conferenza stampa a Palazzo Chigi le nuove misure per fronteggiare l’emergenza da Covid-19 durante le prossime festività. Secondo il Presidente il sistema a zone ha funzionato e “nei prossimi giorni tutte le Regioni potrebbero rientrare nell’area Gialla“.
Ma la preoccupazione che i contagi aumentino nel periodo natalizio ha condotto all’emanazione di ulteriori restrizioni agli assembramenti e alla voglia di socialità che caratterizza le feste. “Dobbiamo intervenire – ha detto Conte – e vi assicuro che è una decisione sofferta“.
Il Consiglio dei Ministri ha adottato il decreto legge che offre, secondo quanto dichiarato da Conte, un equilibrio tra la stretta e le deroghe in considerazione dell’importanza delle festività.
Dal 21 dicembre al 6 gennaio vietati spostamenti tra le regioni, compresi quelli per le seconde case in altre regioni.
Zona Rossa dal 24 dicembre al 6 gennaio nei festivi e prefestivi (24, 25, 26 e 27 dicembre, 31 dicembre, 1, 2 e 3 gennaio, 5 e 6 gennaio): si esce di casa solo per ragioni di lavoro, necessità o salute.
Chiusi negozi, bar, ristoranti e centri estetici ma restano aperti supermercati, farmacie, parafarmacie, edicole, tabacchi, lavanderie, parrucchieri e barbieri. In Zona Rossa per i ristoranti sono consentiti l’asporto fino alle 22 e la consegna a domicilio.
Zona Arancione nei giorni feriali (28, 29 e 30 dicembre e 4 gennaio): consentiti spostamenti nei propri comuni di abitazione e residenza senza giustificare il motivo e spostamenti dei comuni fino a 5000 abitanti per un raggio di 30 km senza poter andare nei capoluoghi di provincia; chiusi bar e ristoranti eccezion fatta per l’asporto fino alle 22 e la consegna a domicilio senza restrizioni; negozi aperti fino alle 21.
Si introduce una deroga fondamentale, sia nei giorni rossi e sia in quelli arancioni: sarà consentito uscire di casa per andare in visita nelle abitazioni di parenti e amici, con regole precise. Le persone che si spostano non possono essere più di due, a meno che non portino con loro figli minori di 14 anni o persone disabili o non autosufficienti conviventi. Questo tipo di spostamento è consentito una volta sola al giorno fra le ore 5 e le ore 22, rispettando il coprifuoco che resta sempre in vigore. Resta invece sempre consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione.
Il decreto legge dispone immediato ristoro a favore di bar e ristoranti costretti alla chiusura: riceveranno il 100% di quanto ricevuto sulla base del decreto Rilancio.
– Chiara Di Miele –