Il declassamento del reparto di Oculistica dell’ospedale “Luigi Curto” di Polla da Unità Operativa Complessa ad Unità Semplice, così come stabilito nell’Atto Aziendale recepito a febbraio dall’ASL Salerno, ha dato vita nelle ultime settimane ad una serie di rimostranze, provenienti da più fronti, e addirittura ad un flash mob di protesta messo in piedi proprio dinanzi al presidio ospedaliero lo scorso 18 marzo.
Una vicenda che a molti ha lasciato l’amaro in bocca e parecchia preoccupazione per quelle che potrebbero essere le future sorti dell’ospedale valdianese. Ciononostante, a margine della notizia, sono comunque giunte le rassicurazioni da parte del Direttore Sanitario del “Curto” Luigi Mandia e da parte dello stesso Direttore Generale dell’ASL salernitana Antonio Giordano che ha definito la protesta scoppiata sul territorio “una tempesta perfetta in un bicchiere d’acqua”, tranquillizzando i cittadini sul fatto che “non cambierà nulla e il reparto continuerà a garantire prestazioni di eccellenza”.
Rasserenazioni che non bastano al Comitato Vallo a Difendere, al Codacons, al Meetup Amici di Beppe Grillo Attivisti Sala Consilina, all’Associazione Popolo sovrano e all’Associazione Giustizia Possibile che nelle ultime ore hanno deciso di promuovere ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale per preservare l’Unità Operativa Complessa di Oculistica all’interno del “Luigi Curto” ed evitare che i servizi sanitari erogati dal Distretto n°72 e quelli del presidio di Polla siano coordinati da una singola figura professionale.
“Siamo orientati verso il ricorso al TAR – spiegano i rappresentanti dei Comitati e delle Associazioni interessate a questa iniziativa – prevalentemente come cittadini di questo territorio e non come gruppi politici. La scelta di declassare il reparto di Oculistica è una mera presa di posizione, non sappiamo di chi e soprattutto perchè. La Conferenza dei Sindaci ha accettato obtorto collo questa posizione“.
“Queste sono strategie che servono a toglierci un pezzo alla volta – spiegano – e quindi ci stiamo già organizzando tramite nostri legali interni per promuovere il ricorso“.
– Chiara Di Miele –
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