“Siamo in un Paese nel quale la libertà costa. Senza uomini e donne libere la democrazia non vive. Oggi noi stiamo entrando in un clima di indifferenza, davvero è a rischio la democrazia. State attenti”.
Così il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, si è rivolto agli studenti del liceo De Sanctis di Salerno sollecitando la necessità di “difendere la democrazia e fare in modo che il Sud non sia tradito dal contro Risorgimento che è in atto nel nostro Paese”.
De Luca ha ribadito che “ci sono tanti modi per svuotare la democrazia. Non è necessariamente la dittatura, la democrazia può anche morire per sfinimento, per indifferenza dei cittadini. Spesso le famiglie sono disgregate, a volte tante nostre madri e padri hanno il problema di come arrivare a fine mese. Oggi anche il mondo politico propone chiacchiere e twittismo. Oggi del vostro futuro non parla nessuno in Italia tranne qualcuno che, come me, continua a combattere, non per sé, in quanto la mia vita è vissuta, ma per voi, per il vostro futuro, per fare in modo che non siate costretti ad andare via, ad emigrare”.
Poi è tornato a parlare della manifestazione di venerdì scorso sollecitato dal giornalista Eduardo Scotti: “Democrazia è quando ti tolgono il pane, devi scendere in piazza e devi combattere. Quando vai a Roma e trovi i portoni delle istituzioni sbarrati di fronte a 500 sindaci siamo di fronte a una vergogna per la democrazia italiana. Questo è lo scandalo vero, l’insulto vero e clamoroso che abbiamo registrato”.
I sindaci che lo hanno accompagnato “erano lì per combattere perché dopo un anno e mezzo di muri di gomma ed indecisioni hanno visto messo in discussione il pane per la loro comunità. Devi combattere, devi farti sentire. Circa 90 anni fa chi voleva lavorare doveva aderire al partito fascista, non siamo a quei livelli ma quando in maniera soft, ipocrita si mette in piedi un ricatto e ti tolgono risorse si dice ‘o piegate la testa o non arrivano le risorse’. La Campania non piega la testa”.
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