Il comitato “Se non ora quando-Vallo di Diano” a sostegno della qualità dei servizi sanitari che riguardano il territorio del Vallo di Diano.
Il gruppo interviene sulle criticità che riguardano l’erogazione del servizio di somministrazione di farmaci oncologici. “Le utenti sono costrette a sobbarcarsi l’onere fisico, nonché psicologico, di recarsi al di fuori del Vallo di Diano, assumendosene anche i correlati costi economici”, è l’allarme.
“Nel cercare di venire a capo del problema, per individuare le conseguenti risoluzioni, siamo venute a conoscenza della predisposizione all’interno del nosocomio di Polla di uno specifico reparto pronto da mesi ad erogare il servizio. Ci riferiamo al Day Hospital deputato, per l’appunto, alla somministrazione di farmaci oncologici – afferma il comitato attraverso la Presidente Rosy Pepe – Tutta la documentazione è regolare per poter procedere all’apertura della Unità Operativa Semplice Dipartimentale di Oncologia presso il presidio ospedaliero di Polla, come anche è disponibile il correlato personale paramedico. Il problema principale, che osta all’apertura di tale servizio specialistico, è la mancanza del correlato dirigente medico. In verità nel passato, quando non era stato predisposto il reparto, un medico era stato assunto ma successivamente ne è stato consentito il trasferimento ad altra struttura ospedaliera. Si tratterebbe ora che sono stati allestiti già da un anno i locali per la somministrazione dei farmaci oncologici, o di fare ritornare questo medico a prestare servizio al presidio pollese, ove ora svolge solo un turno ambulatoriale, o di assumerne un altro in grado di garantirne la piena funzionalità. Oltre al dispendio economico occorso alla predisposizione del reparto, gravante peraltro sui contribuenti pubblici, lamentiamo l’assenza di sensibilità in chi dovrebbe avere come propria missione la tutela del diritto alla salute degli utenti del servizio sanitario nazionale, un diritto costituzionalmente garantito. Non comprendiamo i motivi per i quali le istituzioni preposte non si facciano carico di essere vicine a chi si vede costretto a viaggi fuori dal proprio comprensorio territoriale quando invece in esso sono presenti i presidi sanitari necessari”.
Il comitato chiede poi alla dirigenza generale dell’Asl Salerno di “sanare questo deficit di erogazione di prestazioni individuando a norma di legge il dirigente medico che sia in grado di garantire il funzionamento dell’Unità Operativa Semplice Dipartimentale di Oncologia presso il presidio ospedaliero di Polla”.
“Vorremmo sperare che la nostra premura, all’indirizzo della soluzione relativa alla difficoltà evidenziata, vada nella direzione congiunta della necessaria risposta istituzionale. Ai nostri occhi, ma soprattutto a quelli di tutti i pazienti necessitanti di tali prestazioni sanitarie, si configurerebbe difatti un danno rilevante a discapito del loro diritto alla salute costituzionalmente garantito ove non si consentisse l’operatività del servizio oncologico presso il presidio ospedaliero di Polla”.