I dati Istat sui consumi delle famiglie del 2023 confermano le denunce del Codacons: gli italiani hanno speso di più per acquistare di meno, a causa del forte impatto del caro-prezzi del nostro Paese.
Lo afferma l’associazione dei consumatori, commentando i dati diffusi dall’Istat.
Nel 2023 la spesa media mensile cresce del 3,9% rispetto all’anno precedente, ma in termini reali si riduce dell’1,8% per effetto dell’inflazione.
Questo significa che, considerata la spesa annua per consumi delle famiglie italiane, ogni nucleo ha ridotto gli acquisti in media per 567 euro rispetto all’anno precedente: al netto dell’inflazione, quindi, la spesa per consumi degli italiani è crollata complessivamente per 14,6 miliardi di euro nel 2023.
“Il caro-prezzi che ha imperversato in Italia lo scorso anno ha creato l’assurdo paradosso per cui le famiglie, pur riducendo i consumi, si sono ritrovate a spendere di più – afferma il presidente Carlo Rienzi – Le misure attuate dal Governo per mitigare gli effetti dell’inflazione, a partire dal paniere salva-spesa, non hanno prodotto gli effetti sperati. L’ennesima conferma di come i rincari dei listini al dettaglio impattino sugli italiani riducendo la capacità di spesa e costringendo le famiglie a tagliare i consumi. Rincari che vanno contrastati con misure efficaci e strutturali e non con provvedimenti spot inadeguati a tutelare le tasche delle famiglie”.