“Abbiamo un ritorno di contagi che è davvero preoccupante”, apre così la diretta social del venerdì il Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca. Ad allarmare, in particolare, il confronto tra i dati dello scorso anno e quelli odierni, a fronte dei 120 positivi, 218 ricoveri e 7.800 isolati presso il proprio domicilio dello scorso anno, quest’anno ci sono 10.000 positivi, 453 ricoveri e 110.000 isolati presso il proprio domicilio. I ricoverati nel reparto di Terapia Intensiva attualmente sono 27, lo scorso anno 20.
“Il problema sta diventando serio – ha sottolineato De Luca -. Ho cercato di avvisarvi nelle scorse settimane, di invitarvi alla prudenza e all’uso della mascherina. Tenete conto che i dati attuali sono sottodimensionati perché abbiamo molti positivi asintomatici che circolano tranquillamente per le strade e nei luoghi di lavoro. Quindi il dato reale è più alto di quello registrato. Da fine estate dovremmo fare i conti con dati molto più alti. La ragione di questa nuova esplosione di contagio è dovuta alla diffusione di due varianti particolarmente aggressive ed è legata anche, oltre alla stanchezza generale, anche all’idea che il virus è visto come una sorta di influenza e nulla più di questo. La versione precedente del Covid era molto meno aggressiva e pericolosa. Non illudiamoci che il Covid sia diventato un’influenza perché non è così. Aspettiamo settembre per fare i richiami di vaccino. Avremo vaccini più resistenti alle varianti. Devo dire che abbiamo valutazioni diverse da parte degli epidemiologi e ad oggi non abbiamo la certezza né sulla produzione di questi nuovi vaccini più resistenti alle varianti né sulla effettiva efficacia dei nuovi vaccini contro Omicron 4 e 5. Dunque, è assolutamente necessario fare la quarta dose”.
Successivamente il Presidente della Regione si è soffermato sugli eventi delle ultime settimane, come concerti ed opere teatrali dove i presenti per la maggior parte non indossavano la mascherina. Un punto poi sui dati ospedalieri in Campania.
“La ricaduta sanitaria è più leggera ma i numeri sono 10 volte maggiori rispetto allo scorso anno e rischiamo di avere ricoveri ospedalieri e in Terapia Intensiva. In Campania abbiamo 770 posti letto riservati a pazienti Covid e 76 posti letto di Terapia Intensiva per malati Covid. Attualmente le percentuali di occupazione sono del 60% per i ricoveri e del 40% per le Terapie Intensive. Dobbiamo ridefinire il piano Covid per la nostra sanità. Siamo stati la regione che ha retto meglio e ancora oggi registriamo il numero più basso di morti a causa del virus. Abbiamo chiuso reparti ordinari per dedicarli al Covid, ma dobbiamo ridefinire il piano per combattere il virus e dobbiamo combattere nonostante le carenze di personale”.