Recuperare il rifugio “San Michele” per una nuova destinazione d’uso, valorizzare l’area e promuovere location preziose come il sentiero Frassati. E’ questa la richiesta che il gruppo consiliare di minoranza di Sasso di Castalda, “Progetto Sasso”, con il capogruppo Antonio Coronato, ha fatto al primo cittadino, Rocchino Nardo. Una mozione ed una richiesta per recuperare il rifugio a Sasso di Castalda, all’interno del Parco Nazionale dell’Appennino Lucano.
“La nostra proposta è di riqualificare questo vecchio stabile per dargli una nuova destinazione d’uso, come Rifugio, Ristoro Montano o Museo delle Acque. Ma l’obiettivo è anche quello di promuovere il Sentiero Frassati e di usufruire di una delle più belle faggete d’Italia, La Costara, costituita da esemplari secolari”.
Tra le proposte di “Progetto Sasso” anche quella di realizzare un percorso letterario con le lettere di don Giuseppe De Luca che ne descrivono i luoghi. De Luca, nato a Sasso di Castalda nel 1898, è stato un presbitero, editore e saggista italiano.
“Inoltre – ha aggiunto Coronato – bisognerebbe dotare l’intera area di un piano di recupero per riqualificare le vecchie masserie agricole e per rilanciare le attività e i sistemi integrati agro-silvo-pastorali”.
Si tratta di una struttura realizzata negli anni 60’ dall’Ente Autonomo Acquedotto Pugliese che gestiva le sorgenti di San Michele. Una struttura con caratteristiche tipiche della ruralità, realizzata in muratura squadrata e cemento armato. Di recente è stata parzialmente recuperata da un progetto finanziato dal Programma Sviluppo Rurale Basilicata 2007-2013. I lavori sono stati finanziati e il recupero è iniziato agli inizi di settembre 2014. “Resterebbero – sottolinea Coronato – da fare pochi interventi per rendere il rifugio funzionale e agibile”.
– Claudio Buono –